Il 15 dicembre, la casa d’aste francese Aguttes propone all’incanto due cimeli legati a Diego Maradona. Si tratta della maglia dell’Argentina numero 10, con il palmo della mano d’oro (base d’asta 40-80mila euro), e della ciocca dei capelli del campione, raccolta nel 2018 a Dubai da Stefano Ceci, suo assistente ai tempi dell’allenamento in quel paese (base d’asta 35-50mila euro). Contemporaneamente, il cabarettista Peppe Iodice omaggia Maradona con lo spettacolo “Ho visto Maradona”, dove racconta la storia di un uomo che, nell’aldilà, vive una giornata al fianco del campione. Iodice ha anche stretto un accordo con Stefano Ceci, che detiene i diritti di immagine di Maradona, per una donazione alla Fondazione Santobono-Pausilipon.
Diego ha sempre avuto una relazione speciale con Cuba. Fidel Castro fu conquistato dal suo carisma e lo supportò durante il difficile periodo di tossicodipendenza. Maradona si curò nelle strutture sanitarie cubane, e Fidel non si tirò indietro di fronte ad alcune richieste particolari del campione, come racconta Mariano Israelit, che trascorse 35 anni al suo fianco. Nel libro “L’amico di Dio”, scritto da Gabriele Jeremias e con la prefazione di Guillermo Coppola, Israelit rivela alcuni episodi accaduti durante i soggiorni a Cuba.
In una di queste storie, Maradona chiamò Fidel per risolvere un problema: gli era arrivata una bolletta telefonica di 15mila dollari, relativa a un soggiorno di due settimane. Fidel, per tutta risposta, gli cancellò il debito e lo invitò a cena. I due si ritrovarono a mangiare una cotoletta alla milanese a casa di Maradona. In un altro episodio, durante l’uragano Mitchell, una palma rischiava di abbattere il tetto della casa di Maradona e Israelit. Alle tre di notte, Diego telefonò a Fidel, che fece intervenire i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’abitazione.
Mariano Israelit definisce Diego come “frizzante, lucido e simpatico”, e promette che questo sarà l’aspetto del campione nel suo libro. Quattro anni dopo la sua morte, Maradona continua a far parlare di sé.
Fonte: Il Mattino