Al De Cristofaro va in scena il Monday Night tra Giugliano e Monopoli, gara valida per la 18esima giornata di Serie C. Gli uomini di Bertotto vogliono tornare alla vittoria che manca ormai da quattro partite mentre il Monopoli è alla ricerca dei tre punti che lo porterebbero al secondo posto in classifica. Dirige la gara Giuseppe Mucera.
La carica dei giocatori del Giugliano prima del match.
Presenti circa una quarantina di tifosi del Monopoli
Il Giugliano parte con un atteggiamento aggressivo, schierandosi con un modulo diverso dal solito, 3-5-2 con D’Agostino e De Paoli come riferimenti offensivi. Al 20′ è il Monopoli a trovare il vantaggio, Falzerano riceve sulla destra, si libera con classe e mette un cross perfetto al centro dove Grandolfo si coordina e con il sinistro supera il portiere, firmando il suo terzo gol nelle ultime quattro partite.
La reazione del Giugliano arriva pochi minuti dopo, quando Giorgione si libera al limite e prova il destro, ma la sua conclusione potente è centrale e Vitale blocca senza difficoltà. Al 37’ l’episodio che cambia il match, De Paoli cade in area dopo un contatto con Bezzotto, ma l’arbitro Mucera valuta l’azione come simulazione e lo ammonisce per la seconda volta, cartellino rosso e Giugliano in 10. Il primo tempo infatti finisce con la squadra di Colombo in vantaggio per 0-1.
Nonostante l’inferiorità numerica, i campani sfiorano il pareggio in avvio di ripresa, al 47’ Celeghin sugli sviluppi di un calcio d’angolo, colpisce di testa ma il pallone si stampa sul palo.
Sul ribaltamento di fronte, il Monopoli raddoppia con un’azione spettacolare. Cristallo si invola sulla destra e pennella un cross per Bruschi, che con una mezza rovesciata firma il raddoppio per la squadra pugliese.
Il Giugliano nonostante qualche sostituzione non riesce a creare pericoli all’attentissima difesa del Monopoli. La goccia di speranza per i padroni di casa è solo al 94′ quando Ciuferri da fuori area col sinistro spacca la porta e riapre i giochi, che però, non portano a nulla perchè dopo 5 minuti di recupero, Mucera fischia la fine del match. Il Monopoli sbanca Giugliano per 1-2 e vola al secondo posto in classifica a -5 dalla capolista Benevento. Gli uomini di Bertotto incassano la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite.
Al termine della gara dura contestazione da parte dei tifosi del Giugliano verso la squadra.
Dopo la gara il nostro inviato Emanuele Arinelli ha posto una domanda a Valerio Bertotto, tecnico del Giugliano. Le sue parole:
Oggi il risultato non ha premiato il Giugliano, ma la squadra ha comunque disputato una partita molto equilibrata, soprattutto nel primo tempo, mostrando aggressività e un buon controllo del pallone. Purtroppo l’espulsione e la sfortuna come il palo colpito poco prima del secondo gol subito, hanno condizionato il match. Cosa secondo lei, non ha funzionato oggi?
“Concordo con la tua analisi. I ragazzi sono entrati in campo con determinazione contro un’ottima squadra, solida, pragmatica e in grande forma, sia fisica che mentale, come avevamo detto anche nel pre-partita. Hanno lottato con grande impegno, e questo è un dato di fatto. Certo, stiamo affrontando un periodo complicato, segnato da diversi infortuni e da risultati che non stanno arrivando come vorremmo. Ma conosco una sola medicina: il lavoro. La compattezza assoluta la dimostriamo con le prestazioni, e quella di oggi è stata l’ennesima prova di un certo livello.
È chiaro che giocare in dieci rende tutto più difficile, ma siamo rimasti sempre in partita. Abbiamo colpito un palo e avremmo potuto cambiare l’andamento della gara.
Abbiamo 24 punti, manca una giornata alla fine del girone d’andata e un’ulteriore partita per concludere questa prima fase del campionato. Non vedo tutto questo disastro. Certo, non siamo contenti, ed io per primo non lo sono, ma dobbiamo rimanere concentrati.
Ci sono momenti in cui una squadra deve saper reggere l’urto, affrontare le difficoltà. Come ci siamo detti di recente, bisogna chiudersi ‘a testuggine’, sapendo che qualche colpo lo si prenderà. Ma è proprio in questi momenti che serve restare in piedi”.
A cura di Emanuele Arinelli
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