Di sicuro non è solo colpa sua, ma si sa, quando una squadra non riesce a segnare ed incidere in avanti, il primo imputato è l’attaccante. Il Napoli latita negli ultimi 30 metri ed il reparto offensivo azzurro è sotto esame, primo tra tutti, Lukaku. Ieri, il calciatore, al momento dell’ uscita dal campo, di sicuro, avrà sentito il disappunto dello stadio. Scrive il CdS: “Romelu Lukaku esce al novantesimo, dalle tribune si sentono diversi fischi, è il sipario sulla sua notte complicata. Solo al centro dell’area di rigore, poco servito dai compagni, il belga si sacrifica e fa quel che può, ma non tira mai in porta, anzi non tira proprio, e risulta innocuo pur vivendo la partita con il solito spirito di sacrificio. Appena quindici tocchi, solo due in area avversaria, però la qualità non manca: dieci passaggi riusciti, tutte sponde per far salire la squadra che da lui andava in soccorso per respirare e avanzare verso Provedel. Lavora per gli altri ma non riceve adeguata assistenza il numero 11 del Napoli. Deve arrendersi quando lascia il campo a Simeone nel primo minuto di recupero. A fine partita si unisce al resto dei compagni per il classico giro di campo. Applausi ai tifosi, Lukaku li ringrazia per il sostegno. Avrebbe voluto deciderla come contro la Roma due settimane fa. Era stato suo il gol da tre punti. Contro la Lazio non ci sono stati i presupposti.”