Evento al Circolo Savoia: presentazione del libro “Orgoglio Napoli” di Mimmo Carratelli

Dal 1926 ad oggi, Carratelli ripercorre la storia azzurra

Nella giornata di ieri, al Reale Yacht Club Canottieri Savoia, si è tenuta la presentazione del libro “Orgoglio Napoli” dello storico giornalista de Il Mattino, Gazzetta dello Sport e Corriere dello Sport, Mimmo Carratelli. Tante persone ed ospiti di lustro presenti alla conferenza stampa di quello che è un manuale del calcio Napoli. Carratelli attraverso storie, fatti, immagini e aneddoti ripercorre l’intera storia del Napoli, dei suoi tifosi, dei suoi successi sportivi e dei suoi protagonisti, dal 1926 ad oggi.

Protagonista del libro anche l’allenatore azzurro Antonio Conte, con la prefazione dello scrittore Maurizio De Giovanni. All’evento hanno partecipato Nicola Lombardo, responsabile della comunicazione SSCNapoli, l’ex rettore dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Guido Trombetti e l’ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino. In diretta telefonica è intervenuto anche il presidente della SSCNapoli, Aurelio De Laurentiis, che non ha potuto partecipare di persona all’evento per impegni lavorativi.

 

Di seguito un aneddoto di Mimmo Carratelli su Maradona: 

“Un episodio molto bello fu quando chiesi a Maradona, noi vogliamo intitolare lo stadio a te e lui mi disse bisognerebbe intitolarlo ad Attila Sallustro perché mi ha preceduto”. 

 

Guido Trombetti e Mimmo Carratelli

 

Interviene anche Guido Trombetti: 

“Innanzitutto grazie per avermi invitato, è un appuntamento che non avrei saltato per nessun motivo al mondo. Chiunque pensa di raccontare un periodo storico che fa, inizia dall’inizio e invece devi partire dalla fine. Mimmo ha una straordinaria vocazione al surreale. Mimmo non è un giornalista soltanto, Mimmo è uno scrittore. Ha una potenza espressiva, una capacità di utilizzo delle metafore, sempre intelligente, sempre acuto, sempre sorprendente. Portare poi in fondo tutti i personaggi del Napoli, tra cui alcuni sono suoi grandi amici.”. 

 

 

 

 

 

 

Tra gli interventi anche quello di Nicola Lombardo: 

“Quando ero un ragazzino ero un tifoso diverso da quelli che ci sono oggi, non mi avvicinavo a nessun giocatore. Mimmo Carratelli faceva parte di quei giornalisti che erano dei miti insieme anche a Gianni Brera e tanti altri. Mimmo venne ad una conferenza del presidente, voi sapete che lui è sempre stato un critico nei confronti del presidente, molti sono critici nei confronti del presidente. A volte lo sono, altre non lo sono. Personaggi di questo spessore come Carratelli rendono ancora questa attività giornalistica qualche cosa di importante che abbia un senso profondo”. 

 

 

E poi è arrivato anche il momento delle dichiarazioni di Corrado Ferlaino: 

“Io ho avuto molti nemici, e non mi preoccupavo dei nemici esterni, di Inter, Milan e Juve. Non erano nessuno. Il mio nemico è in casa e mai fuori. La camorra aveva pagato un aereo con la scritta “Ferlaino vai via”. Ho cacciato la camorra che voleva entrare nel Napoli ad ogni costo, mi mettevano le bombe sotto casa”. C’è stata una volta una partita particolare, a Bologna se non sbaglio in cui il Napoli se vinceva, era campione. Il Napoli non vinceva mai scudetti, per me la prima volta è sempre stata la più bella. Mi emoziono ancora a pensare al primo scudetto che ho vinto con il Napoli. Certamente avevamo il calcio italiano che tifava per noi ad un certo punto. Avevamo tanti giornalisti che ci hanno aperto la via. Il primo scudetto è quello che ricordo meglio”. 

 

Servizio fotografico e resoconto dichiarazioni a cura dell’inviato Simone Di Maro

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