E’ stato sicuramente uno dei protagonisti della gara di ieri sera contro la Lazio, ma per Giovanni Simeone, stavolta niente colpo di grazia alla sua vittima preferita, nonostante il gol del momentaneo pareggio. Il Cholito ha giocato come sempre la sua gara, anche quando entra a dieci minuti dalla fine, come sottolinea il Corriere dello Sport. “La gara ce l’ha messa, Simeone. Quella non gli è mai mancata, anche quando spesso è stato inserito nei minuti finali da Conte o dai suoi predecessori. Una caratteristica sua, tutta argentina, interamente ereditata dal papà Diego, che alla Lazio ci aveva giocato scrivendo pagine di storia biancoceleste. Il gol l’ha segnato così, tuffandosi su un pallone su cui Patric sembrava in anticipo, lanciandosi senza pietà in scivolata e infilando la porta sguarnita, di destro, per prendersi con rabbia l’1-1. Non solo, s’è fatto trovare pronto anche in altre occasioni: sia quando c’è stato da giocare di sponda, provando a far salire i trequartisti, che quando s’è dovuto sporcare le mani in area, lottando con i centrali della Lazio. Così è arrivato il gol, così s’è procurato l’occasione per il raddoppio, fermato solo da un prodigioso intervento di Mandas. Meno brillante nella ripresa: anche lui ha accusato il gol del 3-1 di Noslin, ma è stato uno degli ultimi a mollare. S’è messo spalle alla porta, ha provato ad attaccare la profondità, insomma non s’è risparmiato”.