A Radio Marte, nel corso di Marte Sport Live ha parlato Antonio Giordano, giornalista della Gazzetta dello Sport, il quale ha presentato la partita di stasera contro la Lazio e ha dato il suo pensiero sul possibile turn over.
Ecco le sue parole:
“Pe me il turn over integrale è eccessivo, non so se è un rischio, io non lo farei, ma chi sono io per deciderlo? Esistono anche delle zone mediane, ma poiché considero Conte equilibrato è evidente che ha una percezione della situazione da rassicurarlo. Quello che vede ogni giorno lo autorizza a sentirsi sufficientemente blindato. Vedremo anche come la Lazio si schiererà, probabilmente con diversi cambi, però undici giocatori diversi per me sono troppi. Per carità, Conte ha il polso della situazione e pensa che questi calciatori che domani giocano a Roma hanno la capacità di ripetere lo spartito. A Torino per me c’è stato uno spartiacque mentale, tattico e tecnico. La squadra ha ora piena consapevolezza della propria forza ed ha anche personalità. Sono curioso, domani, di vedere in particolare Raspadori, Neres, Ngonge e Gilmour e, per certi versi, Rafa Marin. Non mi è piaciuto il tono della risposta di Conte in conferenza a proposito della possibilità di vincere la Coppa Italia, la domanda non era pruriginosa. Se non ci sono obiettivi allora quale è l’obiettivo? E’ troppo vago dire che si sta costruendo qualcosa. De-responsabilizzarsi rientra nel gioco delle parti e va benissimo perché lo fanno tutti gli allenatori, però poi c’è un punto. Quando Conte dice che il Napoli non è la candidata allo scudetto ha ragione, ma non può negare che può diventarlo, perché ha un allenatore che gli scudetti li sa vincere e ha una squadra in cui ci sono 8 calciatori che lo hanno vinto due anni fa. In più ha acquistato, con 150 milioni, calciatori che sono abituati a vincere. E’ già nelle condizioni, secondo me, per lottare”