Il Direttore Zazzaroni sul quotidiano:
“Dino Basili ha novant’anni e immagino che sia scarsamente interessato al continuo botta e risposta tra Marotta e Conte che invece finisce spesso per appassionarci poiché attenua i momenti di noia e rilancia il senso della rivalità. Da bar. Non bisogna mai dimenticare che il Napoli è partito da -41 punti dall’Inter e -16 dall’Atalanta, per non parlare di Milan (-22) e Juve (-18).
Ah, come calcola Predictor..
Ah, come calcola Predictor..
«Non vale scegliersi un rivale che non vale» è di Basili ed è una massima il cui valore è puntualmente certificato da Beppe e Antonio. Quest’ultimo ha però individuato il terzo incomodo, che sul campo vale, e l’ha segnalato al solo apparentemente distratto ex amico: «Lui può dire quello che vuole. Conoscendolo, non penso che sarebbe contento qualora l’Inter non dovesse vincere lo scudetto. Ognuno deve recitare la propria parte. Anche dall’interno uno può spingerlo a dire cose del genere. Stiamo parlando di un club che ha due squadre. Si stanno concentrando su di noi senza pensare a chi può davvero procurargli dei fastidi».
Il terzo sedutosi alla tavola dello scudetto è naturalmente l’Atalanta che negli ultimi mesi ha fatto a brandelli qualsiasi avversario sia in campionato, sia in coppa. In pochi tuttavia la considerano, ritenendo che il sistema non possa concedere a una provinciale, più presunta che reale, di arrivare al titolo: un peccato di sottovalutazione dell’Atalanta e di sopravvalutazione del sistema.
A prendere sul serio la squadra di Gasperini è certamente il Predictor di Opta. Di cosa sto parlando? Di un sistema abbastanza sofisticato che, sulla base dei risultati, dello storico e degli impegni futuri delle varie squadre, calcola le percentuali di successo finale.
Sarò più chiaro: il 15 agosto scorso l’Inter era accreditata del 79,2% di possibilità di vittoria, oggi è scesa al 61,5 (sempre favoritissima comunque); il Napoli, in testa alla classifica, dallo 0,4 dell’estate è salito al 6,9, mentre l’Atalanta è al 26,3 contro l’11,2 di inizio stagione. Anche Juve e Milan sono calate, qualcosina hanno raggranellato Lazio e Fiorentina. Bologna e Roma sono spariti dai radar.
Ma, poi, chi se ne frega di Predictor: noi abbiamo avuto per anni il pendolino di Mosca che su Marotta e Conte sarebbe campato settimane, mesi e decenni.
Su una cosa Predictor ha dato ragione a Antonio, il quale ieri ha nuovamente ripetuto che «qui si parla con troppa facilità di vincere. Le vittorie vanno costruite, altrimenti non si va da nessuna parte. L’obiettivo è creare qualcosa di solido e un gruppo che abbia l’ambizione concreta di poter stare lì con le altre. È la differenza tra sogno e realtà: dobbiamo fare qualcosa che possa durare. Parliamo di vincere come se fosse bere un bicchiere d’acqua. Dovete rispettare chi ha esperienza in questo lavoro».
Il terzo sedutosi alla tavola dello scudetto è naturalmente l’Atalanta che negli ultimi mesi ha fatto a brandelli qualsiasi avversario sia in campionato, sia in coppa. In pochi tuttavia la considerano, ritenendo che il sistema non possa concedere a una provinciale, più presunta che reale, di arrivare al titolo: un peccato di sottovalutazione dell’Atalanta e di sopravvalutazione del sistema.
A prendere sul serio la squadra di Gasperini è certamente il Predictor di Opta. Di cosa sto parlando? Di un sistema abbastanza sofisticato che, sulla base dei risultati, dello storico e degli impegni futuri delle varie squadre, calcola le percentuali di successo finale.
Sarò più chiaro: il 15 agosto scorso l’Inter era accreditata del 79,2% di possibilità di vittoria, oggi è scesa al 61,5 (sempre favoritissima comunque); il Napoli, in testa alla classifica, dallo 0,4 dell’estate è salito al 6,9, mentre l’Atalanta è al 26,3 contro l’11,2 di inizio stagione. Anche Juve e Milan sono calate, qualcosina hanno raggranellato Lazio e Fiorentina. Bologna e Roma sono spariti dai radar.
Ma, poi, chi se ne frega di Predictor: noi abbiamo avuto per anni il pendolino di Mosca che su Marotta e Conte sarebbe campato settimane, mesi e decenni.
Su una cosa Predictor ha dato ragione a Antonio, il quale ieri ha nuovamente ripetuto che «qui si parla con troppa facilità di vincere. Le vittorie vanno costruite, altrimenti non si va da nessuna parte. L’obiettivo è creare qualcosa di solido e un gruppo che abbia l’ambizione concreta di poter stare lì con le altre. È la differenza tra sogno e realtà: dobbiamo fare qualcosa che possa durare. Parliamo di vincere come se fosse bere un bicchiere d’acqua. Dovete rispettare chi ha esperienza in questo lavoro».
Non bisogna mai dimenticare che il Napoli è partito da -41 punti dall’Inter e -16 dall’Atalanta, per non parlare di Milan (-22) e Juve (-18).
Ah, come calcola Predictor..
Fonte: CdS