A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Dino Zoff, ex commissario tecnico della Nazionale Italiana ed ex portiere di Napoli e Juve: “Non direi che il Napoli sia particolarmente difensivo, mi sembra una squadra equilibrata e i risultati danno ragione, come sempre. Conte in conferenza stampa ha fatto un discorso interessante: vincere non è mai facile. A Napoli, però, si parla di vittorie come se fosse una cosa scontata, ma non lo è. Le vittorie vanno costruite e sono d’accordo con lui: per parlare di vittoria acquisita dovresti avere una squadra dieci volte superiore alle altre, cosa che non esiste. Per vincere bisogna lavorare duro. È chiaro che con investimenti di questo livello le aspettative si alzano, ma il calcio non è una scienza esatta. Non basta spendere per vincere, anche se sicuramente aiuta. Il Napoli ha una rosa ampia e deve gestire tutte le risorse al meglio. Il turnover serve proprio a questo, a mantenere tutti in condizione. È normale che ci siano rotazioni in partite meno decisive, ma la qualità della squadra rimane alta. Purtroppo, vedo spesso rigori dati con leggerezza e non parlo solo della Lazio. Il VAR è utile per fuorigioco o episodi eclatanti, ma se lo usi per ogni minimo contatto perdi il senso del calcio. A volte sono costretto a spegnere la TV perché non riconosco più questo sport come un gioco di contatto. Se usi il VAR per ogni stupidaggine, allora sì, il contatto sparisce. Serve equilibrio. Dare rigori o cartellini con leggerezza rovina le partite. Il calcio deve restare un gioco, non diventare un processo continuo. È come punire un piccolo reato con una pena sproporzionata. Il rigore è pesante, bisogna usarlo con criterio. Mi dispiace sembrare antipatico quando parlo di questo tema, ma più di una volta mi è capitato di spegnere la tv in seguito a scelte strane del VAR. Coppa Italia importante per entrambe. Forse per il Napoli un po’ di più, vista la pressione che ha addosso, però io ho sempre dato importanza a tutte le competizioni. Se pensi di trascurarne una per puntare su un’altra, rischi di non vincere niente. Meret è un portiere della Nazionale e ha grande valore, però non credo che Sommer sia un secondo portiere, quindi non vedo un cambio imminente. Entrambi sono ottimi portieri“.