Undici uomini. La squadra che ha battuto la Roma al Maradona domenica scorsa avrà anche oggi il compito di difendere il primo posto allo stadio Olimpico Grande Torino. Contro il Toro. Al cospetto di oltre cinquemila tifosi azzurri pronti ad alimentare la marcia solitaria della squadra in testa alla classifica del campionato (1.500 nel settore Ospiti). Giornata importante per tutti, speciale per Alessandro Buongiorno: per il difensore del Napoli, torinese e figlio di famiglia granata, 17 anni nel Torino dai Pulcini all’onore della lettura dei nomi degli immortali a Superga con la fascia di capitano, sarà la prima volta contro la squadra in cui è cresciuto e ha giocato fino alla stagione precedente. Tante emozioni, certo, ma soprattutto l’obiettivo: tre punti fondamentali che servono assolutamente al Napoli per mantenere le distanze dal gruppone delle inseguitrici ma anche al Torino, sei sconfitte in otto partite dal 29 settembre, con una vittoria a fine ottobre e un pareggio all’ultima giornata contro il Monza all’Olimpico dopo tre ko di fila. Cairo per la prima volta ha aperto alla vendita del club, i tifosi sono in contestazione e per finire Vanoli ha perso pure Ilic. Insomma, storie tese. A Conte, invece, mancherà soltanto l’infortunato Mazzocchi (problema muscolare) e per il resto, dicevamo, la formazione sarà quella schierata dal primo minuto contro la Roma: un 4-3-3 con Meret in porta; linea difensiva con Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno e Olivera; Anguissa, Lobotka e McTominay in mediana; Politano, Lukaku e Kvaratskhelia nel tridente.
Fonte e grafico CdS