David Sesa, ex calciatore azzurro negli anni 2000-2004, ha rilasciato un’intervista durante il corso di “Calcio Sprint”, in diretta su Radio iBR Scampia, parlando delle sue sensazioni passate col Napoli:
Il passaggio dal Lecce al Napoli
“Eri venuto a Napoli carico di aspettative, quanto è difficile per un ragazzo che veniva dalla provincia, sentire un salto in un club blasonato come il Napoli?”
“Il Passo da Lecce a Napoli è grande, sono due club differenti, a Lecce hai bei obiettivi, Napoli era una squadra che aveva vinto lo scudetto con Maradona, circola sempre quel nome. Per un giovane non è facile, sono arrivato con delle idee ben diverse, cercare di provare le stesse cose fatte a Lecce, nel calcio ci sono tante cose che devono andare insieme: gli allenatori, la squadra…”
“Mbappé dal Psg al Real vedi la fatica e ti chiedi il perché? Nel calcio non c’è sempre spiegazione, la pressione, i tifosi, i media. Non è sempre facile, nelle nostre annate dove siamo retrocessi siamo stati sfortunati, non meritavamo di retrocedere in quegli anni. La Serie A era molto forte, nel Brescia c’erano Toni, Baggio, Guardiola, e il Brescia era un club che si doveva salvare.”
Anni turbolenti tra tanti cambiamenti tattici e gestionali
“Come vive un calciatore questo cambio incredibile di allenatori?”
“Il problema era dato anche dal un mercato fatto con le idee di Zeman, poi dopo ti ritrovi con un allenatore con filosofia diversa, che vuole altri giocatori con caratteristiche diverse. Si è visto anche con Mazzarri, iniziò con difesa a 4 poi 3, e vedevi che certi giocatori facevano fatica.”