Torinese, famiglia granata, i primi passi nei Pulcini e la cerimonia di Superga da capitano: il ritorno nella sua città da leader della difesa del Napoli sarà un’emozione unica
Il buongiorno si vede dal mastino
Domenica sarà una partita speciale per Alessandro: la prima volta contro il suo Torino
A giugno ha rifiutato l’offerta della Juve e nel 2023 pure quella dell’Atalanta
Nato a Santa Rita, vicino allo stadio, ha cominciato nel Barracuda
Alessandro Buongiorno è un giocatore palindromo come la parola oro.
Puoi leggerlo in un modo o nell’altro, Buongiorno a Torino o juorno buono a Napoli giocandoci un po’ su, ma alla fine non cambia niente: in campo vale sempre oro. Appunto.
Domenica vivrà una giornata destinata a passare alla storia sua e della sua famiglia, complicata ma anche bella, sicuramente strana, assolutamente emozionante: giocherà per la prima volta contro il Toro, da avversario, all’Olimpico Grande Torino.
Anima e corpo: lui che è nato a Santa Rita, a due passi dallo stadio in cui faceva il raccattapalle; lui che ha il cuore granata come mamma Roberta, papà Claudio e Francesca, sua sorella;
lui che nel vivaio del Torino è entrato a 8 anni e ci è rimasto fino all’estate, fino ai 25; lui che con quella maglia mitica è partito dalla seconda squadra dei Pulcini e nel 2018 ha esordito in Serie A a 18 anni rompendosi un gomito; lui che a maggio, da capitano, ha letto i nomi degli immortali a Superga. Fnte: CdS