A dire il vero erano in pochi ad avere dubbi, ma molti non credevano ci sarebbe riuscito in così poco tempo. A fare cosa? A prendersi il Napoli, lo spogliatoio, lo staff. Antonio Conte ci è riuscito, forse perchè, come scrive Il Mattino, trattasi di stregone. Ha cambiato la testa, il cervello e il cuore di una quindicina di ragazzi in appena quattro mesi li ha fatti tornare in cima.
“Conte è un condottiero, un uomo carismatico che sa come plasmare le menti dei giocatori. Quasi tutti si butterebbero nel fuoco per lui: non solo i calciatori, ma anche l’ultimo dei collaboratori di Castel Volturno. Potrebbe dire, il tecnico leccese, che quando è arrivato ha dovuto mettere la faccia per convincere Di Lorenzo e Kvaratshelia a restare in azzurro. Ma non solo: c’era un ambiente depresso che si portava ancora dentro uno scudetto vinto dodici mesi prima e che, c’è poco da fare, era diventato la vera barriera psicologica, la vera ossessione, il vero incubo che attanagliava e impediva ai giocatori di esprimersi in campo. Un’ossessione lunga un anno e mezzo. Ma che finalmente è stato capace di cancellare dalle menti degli azzurri. Il vero prodigio è stato proprio questo: far dimenticare ai campioni d’Italia 22/23 la cavalcata con Spalletti.”