Quattro anni fa si spegneva Maradona. La dimostrazione d’affetto dei napoletani

Quattro anni senza Diego. Eppure, nel cuore dei tifosi, è vivo più che mai. Tanto che la data della sua morte a Napoli è celebrata come una ricorrenza assolutamente non laica e per l’anniversario della scomparsa, il 25 novembre, i fan napoletani di Diego Armando Maradona organizzano raduni, serate di premiazione, fino all’omaggio più spontaneo, quello delle curve.
Si inizia oggi, un giorno prima della ricorrenza, con un “Maraduno”, una chiamata a raccolta di tutti quelli che amano il D10S: l’appuntamento è all’Edenlandia per le 12. Angelo Pisani, avvocato del Pibe nella vertenza col Fisco e ideatore dell’evento, ha costruito l’iniziativa come una rassegna di dediche artistiche. Si parte da un dj set maradoniano, con musica argentina e partenopea; poi una mostra spontanea di cimeli, ovvero formata dai memorabilia che i tifosi vorranno portare al raduno.
Alle 12.30 ecco una banda che arriva dall’Argentina per celebrare il campione con musiche del suo paese d’origine, mentre da alcuni maxischermi scorrono le immagini dei gol più significativi e le immagini di Sergio Siano, fotoreporter del Mattino, per esaltare la presenza visiva di Maradona. Il clou è la raccolta di foto dei tatuaggi del giocatore dei partecipanti: il pubblico si fa scattare una foto intera o al particolare del proprio tatuaggio che, unita alle altre, andrà a comporre un “murale umano” che raffigura il volto del Pibe de oro. Alle 14 arrivano gli amici del D10S: compagni di squadra, collaboratori e fan storici offrono un racconto di esperienze vissute con Diego. Oltre ad Andrea Carnevale e Alessandro Renica, Gennaro Montuori e Angelo Pompameo, c’è Peppe Bruscolotti che riceve il premio di “Miglior amico del D10S”. «Si è meritato il riconoscimento perché quando ha ceduto la fascia di capitano a Diego ha creato le condizioni spirituali ed emotive per il primo scudetto del Napoli» spiega Pisani. La chiusura è alle 15, con le foto di gruppo che andranno in un libro celebrativo sul raduno.
Il commento di Pisani: «Una giornata tutta per Diego. Ho ideato questa iniziativa come celebrazione e non come commemorazione perché, attenzione, Diego è vivissimo, anche più di prima: continua a fare miracoli, dall’aver cambiato l’economia di una zona di Napoli come i Quartieri spagnoli con il suo murale, tra i monumenti più visitati d’Italia, al messaggio che manda alle periferie, fino al senso di unità che emana la sua figura. Oggi un raduno nel suo nome offre contenuti che vanno anche al di là del calcio, lo ripeteremo ogni anno». C’è poi la sua storia giudiziaria col fisco italiano che si è risolta bene, dopo anni di contenzioso: «L’unico rammarico è che non se la sia goduta in vita. Con il mio studio siamo riusciti a dimostrare che era completamente innocente ma macchiare la sua immagine poteva convenire a diversi poteri».
Domani, a quattro anni esatti dalla sua morte, a Portici, alle 19, c’è il memorial in ricordo di Diego organizzato dal gruppo di tifosi “Naples 1926”. Ospiti Corrado Ferlaino, che fu presidente del club ai tempi di Maradona, e vari compagni di quel Napoli: ancora Bruscolotti, Bruno Giordano, Salvatore Bagni, Giuseppe Volpecina, Ciro Muro, Massimo Filardi, Gigi Caffarelli e Raffaele Di Fusco, oltre ad Emanuele Calaiò. Durante la serata, presentata da Erika De Marino, saranno assegnati premi ad Antonella Leardi e Maurizio Ercolano, rispettivamente madre di Ciro Esposito e padre di Sergio Ercolano, entrambi vittime del tifo violento. Tra i premiati lo scrittore Maurizio de Giovanni, il direttore del Roma Antonio Sasso, il giornalista del Mattino Francesco De Luca e l’avvocato Pisani, autore del libro “Assolto. No fue evasor”.
La stessa sera dalle 21 i gruppi della curva B dell’impianto intitolato al campione argentino invitano tifosi e appassionati maradoniani ad omaggiare il loro idolo portando una torcia fuori lo stadio: nella locandina c’è scritto “Nato scugnizzo, mai morirà: Maradona figlio della nostra città”. Una fiaccolata anche davanti al murale ai Quartieri, ribattezzato da tempo Largo Maradona.
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