Se prendi a zero un giocatore, di solito significa che il club da cui è andato via non ci credeva più. E che quindi fai una scommessa sperando di vincerla e puntando sull’eventualità che, cambiando ambiente e trovando nuovi stimoli, quel giocatore possa tornare a un buon livello. Per adesso tra il Napoli e Spinazzola le cose non stanno andando in questo modo. Senza le coppe, Conte può preparare un solo incontro a settimana e quindi non ci sono problemi di turnover o di stanchezza. Gioca chi è più affidabile e finora Spinazzola è stato considerato più affidabile di Olivera appena tre volte: contro Verona (0-3), Cagliari (4-0) ed Empoli (1-0: l’uruguaiano sostituì l’italiano sullo 0-0). Scrive La Gazzetta dello Sport.
Non sfugga che le partite in Sardegna e in Toscana arrivavano dopo la sosta per le nazionali e quindi dopo il tradizionale viaggio intercontinentale di Olivera. Finora, insomma, Spinazzola è una riserva e questo poteva anche essere nei piani. Ciò che il Napoli si augurava, però, è che potesse dare un contributo superiore e che rappresentasse una valida alternativa all’uruguaiano, che invece nelle prime dodici giornate è stato in campo 845 minuti contro i 249 di Leonardo. Può darsi che sia solo un problema di condizione atletica e di forma. Conte chiede molto ai terzini in fase di spinta. Però il confronto con il campionato 2023-24 è impietoso: nei primi dodici turni, e saltandone due per infortunio, Spinazzola aveva giocato 728 minuti.