Ieri, oggi, lukaku
Romelu detto Rom ha un bel po’ di Roma nel nome e nel soprannome, ma ora ha Napoli nella vita. L’Olimpico è bei ricordi, è la LuPa con Dybala, niente insulti e fischietti nel destino quando sarà. Il Maradona invece è diventato casa, fissa dimora e il tandem con Kvara per sognare lo scudetto: dopo i due prestiti consecutivi all’Inter e ai giallorossi, ad agosto De Laurentiis lo ha acquistato a titolo definitivo dal Chelsea con tanto di contratto ricco e stabile fino al 2027. Basta traslochi. Stop agli equivoci e ai casi di mercato. Domenica, intanto, saranno baci e abbracci calorosi dopo il gelo interista della notte di San Siro prima della sosta: la seconda sfida consecutiva contro una squadra del passato assomiglierà più a una partita tra amici, che a una questione con ex amici ed ex tifosi ancora incavolati. C’est la vie. I n questa storia tra vecchie relazioni e nuovi amori, però, c’è un filo conduttore. Un maestro: a Milano e a Napoli lo ha voluto Antonio Conte, l’uomo che Romelu ha definito – testualmente – il miglior allenatore incontrato nella sua carriera. A Roma, invece, l’ha portato José Mourinho, già due volte con lui allo United e al Chelsea. La via maestra da Milano a Roma a Napoli.
Fonte: CdS