Ieri pomeriggio alle ore 18, al circolo nautico Posillipo di Napoli, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del libro scritto da Adolfo Mollichelli, “Faustino Cané, il napoletano di Rio de Janeiro” di Cuzzolin editore. All’evento hanno partecipato tanti campioni del Napoli del passato, la storia degli anni ’65 e ’66 a salire: José Altafini, Vincenzo Montefusco e appunto Faustino Cané che non ha nascosto la commozione durante l’evento e nel mentre delle sue dichiarazioni ai presenti in sala. Presenti anche l’editore Cuzzolin che ha fatto da conduttore dell’event0 e l’autore e penna del testo Adolfo Mollichelli. Tanti ricordi, emozioni e aneddoti raccontati dagli ex calciatori del Napoli.
Di seguito la breve intervista in esclusiva a Faustino Cané, ecco le parole dell’ex Napoli:
Emozioni e sensazioni di questa presentazione, cosa ha rappresentato per lei questo evento e questo libro?
“Mah, guarda è stata una cosa veramente meravigliosa dell’editore e di me come personaggio. È venuta davvero bene.
In Serie A c’è tanto equilibrio nelle zone alte, se lo aspettava?
“Si potevo anche aspettarmela, ma non c’è calcio vero, c’è confusione tra tutti. Chi vuol vincere con i soldi e chi vuole vincere senza soldi e quindi tutte le squadre, anche quelle più piccole, ne stanno approfittando e stanno crescendo in campionato”.
Sul Napoli e sul ruolo di Antonio Conte come manager
“Conte è giusto che comandi sul campo e il suo staff ma non fuori. Non è giusto che comandi la società, siamo a Napoli dove non c’è neanche la cultura per fare il manager come a Milano, oppure in Inghilterra dove Conte stesso ha allenato in passato”.
Un giudizio su David Neres? Fin qui pochi minuti ma tanta qualità al servizio della squadra. È un’ala brasiliana proprio come lo era lei in campo
“Lo voglio vedere di più, lo giudicherò meglio quando avrà più spazio ogni domenica. Non posso giudicarlo in questa maniera. Ha giocato in grandi campionati come Olanda e Portogallo, e ora è al Napoli. In un campionato come la Serie A e in una squadra come il Napoli non è possibile che non abbia avuto ancora tanto spazio e che giochi mezz’ora a partita”.
Di seguito le foto dell’evento:
Servizio fotografico completo e intervista esclusiva a cura del nostro inviato Simone Di Maro
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