Lo sloveno dell’Udinese appare come una perfetta soluzione per il futuro. A fargli posto in difesa dovrebbe essere il brasiliano Juan Jesus.
Sull’asse Napoli-Udine (e viceversa) ne sono stati chiusi di affari, spesso con semplici e però significative strette di mano, e De Laurentiis e la famiglia Pozzo non hanno mai smesso di stimarsi: stavolta, avendo individuato la necessità di arricchirsi là dietro, nel listino della spesa c’è finito Jaka Bijol, sloveno che sta in Italia da tre stagioni, titolare nella sua Nazionale, un metro e novanta di bontà ma anche un assegno da portare all’incasso, per i friulani, di una quindicina di milioni. Le tentazioni, si sa, nascono e vanno gestite, a Castel Volturno se n’è parlato con discrezione, dentro un discorso assai ampio, che ha proiezioni anche per le stagioni che verranno: Bijol ha la maturità di un 25enne che si porta appresso pure oltre 200 partite in giro per l’Europa, può dunque diventare asse portante anche del Napoli che verrà. Per ora, sta adagiato nella casella delle idee. Giovanni Manna, il diesse, non intende esagerare, sa che in organico ci sono comunque Rafa Marin e Juan Jesus, e che quindi qualcuno, il brasiliano, eventualmente dovrebbe uscire, e attende di scoprire gli sviluppi pure in quel contesto. Bijol è il difensore che maggiormente suscita emozioni, che si avvicina e molto anche all’identikit del calciatore sul quale puntare, volendo dare ampiezza al Progetto.
Fonte: Gazzetta