Ciò che riteneva di dover dire, Marotta, lo ha espresso martedì, a margine del premio Liedholm. Almeno nell’immediato, insomma, non ci saranno risposte o prese di posizioni ufficiali, rispetto al nuovo intervento di De Laurentiis, che, peraltro, ha chiamato direttamente in causa il presidente nerazzurro. La scelta di gettare acqua sul fuoco, evitando di portare avanti il botta e risposta, non cancella però il fatto che nelle stanze di viale Liberazione ci sia fastidio per una polemica che continua ad essere alimentata e che, invece, non aveva motivo nemmeno motivo di essere accesa. L’Inter, come manifestato da Marotta, considera corretta l’assegnazione del calcio di rigore sul contatto tra Anguissa e Dumfries. Secondo il club nerazzurro non era il caso e non era nemmeno il momento per alzare il livello della tensione, non essendocene i motivi o le basi. A meno che quello sfogo non fosse soltanto una reazione a caldo, ma qualcosa di studiato in precedenza e da manifestare al minimo pretesto utile. L’Inter, insomma, vuole che la sfida al vertice torni a essere giocata soltanto sul campo.
Fonte: Corriere dello Sport