Una nuova tegola si abbatte sull’amministrazione comunale di Giugliano.
L’affidamento al Giugliano calcio per l’Autorità nazionale anticorruzione è illegittimo e, sulla base di questo diktat, il dirigente comunale D’Alterio, che ora ha la delega agli Impianti sportivi dopo gli arresti domiciliari scattati per l’ex dirigente De Rosa, ha elaborato il provvedimento che arriva oggi in consiglio comunale.
Ma perché deve essere l’assise cittadina a revocare l’affidamento?
L’anomalia starebbe proprio qui. All’epoca dei fatti, fu il consiglio a votare non solo la convenzione ma anche l’affidamento alla società giallo blu in via diretta, è questo che contestano l’Anac e il dirigente: l’assenza di una gara pubblica per assegnare un bene di proprietà comunale.
Oggi, sulla scia del documento dell’anticorruzione, il dirigente imputa tutta una serie di omissioni, mancanze di documenti e pagamenti che lo portano a ritenere “la convenzione nulla”.
Come riporta ilmattino, le prossime partite in casa dovrebbero essere “al sicuro” in quanto dopo la revoca la società avrebbe 30 giorni di tempo per lasciare l’impianto. Questo consentirebbe anche di avviare al Comune la manifestazione d’interesse per i prossimi sei mesi.
Nel mentre l’amministrazione dovrà elaborare la gara a cui potrà partecipare chiunque e che varrà per i prossimi campionati.