«Occorre prestare attenzione ai messaggi che si mandano». Così, con deciso garbo istituzionale, Luciano Spalletti è intervenuto sul tema del “fallo leggero” – aggettivo adoperato dal responsabile tecnico dell’Aia, Damato – di Anguissa ai danni di Dumfires in Inter-Napoli che avrebbe potuto cambiare il corso della sfida scudetto di domenica scorsa, danneggiando gli azzurri e consentendo il sorpasso in classifica ai campioni in carica.
Spalletti è perfettamente calato nel ruolo appunto istituzionale che gli è stato assegnato dal presidente federale Gravina nell’agosto 2023, due mesi dopo la festa dello scudetto a Napoli, quando Mancini decise di volare in Arabia Saudita. Dall’alto della panchina della Nazionale e della sua esperienza, nelle scorse settimane era intervenuto sul caso dei rapporti tra gli ultrà dell’Inter e Inzaghi, dopo l’ondata di arresti a Milano. Aveva spiegato che non gli era mai capitato di ricevere chiamate da quell’area grigia del tifo nelle sue tante esperienze professionali. E all’Inter c’erano rimasti male.
Verificheremo come reagirà eventualmente Conte, peraltro ex ct della Nazionale, alle parole di Spalletti. Il Napoli continuerà a restare in silenzio sul tema. La dirigenza ha già lasciato che domenica sera si esponesse l’allenatore, che comunque più che il “rigorino” ha contestato l’ambiguo rapporto tra l’arbitro in campo e l’arbitro al Var. È ben diverso. E su questo aspetto bisognerebbe migliorare, ne converranno Gravina, Spalletti e gli attuali vertici dell’Aia. Fonte Il Mattino