A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Attilio Tesser, mister ed ex calciatore Napoli e Udinese.
Ecco le sue parole:
Che tipo di partita si aspetta nella sfida Inter-Napoli? Una partita chiusa?
“No, sinceramente no. Il Napoli giocherà come ha fatto contro il Milan, dove ha giocato a viso aperto. Il Napoli certamente poi in profondità, in ripartenza sa sempre fare male. Poi si tratta della prima contro la seconda della classe. Quindi per me sarà una partita molto bella”
Secondo lei Lobotka per il Napoli é decisivo?
“Lobotka é importante, non decisivo. Decisiva é la squadra, non il singolo. In ogni caso sappiamo il valore di Lobotka, é fortissimo, ha dimostrato di essere un uomo squadra. Quindi il Napoli ci guadagna anche se Gilmour per essere alle prime partite contro il Napoli ha giocato molto bene”
In questo avvio di campionato il Napoli ha sfruttato poco la fascia sinistra, qual è il motivo secondo lei?
“É un po’ particolare il fatto che da quel lato non si renda tantissimo, in una squadra in cui da quel lato sono sempre arrivate le occasioni più importanti. Io credo che sia un discorso momentaneo, che dipende dalla condizione dei singoli. Mario Rui poi garantiva molti più cross di Olivera”
A proposito di questo, secondo lei quindi l’assenza di Mario Rui si fa sentire? Olivera sta rendendo al di sotto delle aspettative?
“Olivera é a Napoli da 3 anni, ha già fatto cose importanti, magari semplicemente ne ha un po’ di meno. Spinazzola tende molto ad accentrarsi. Comunque non sono deficit, ma discorsi momentanei, che dipendono anche dalle caratteristiche e dalla condizione dei singoli”
Ad esempio contro l’Atalanta, Lukaku ha sofferto molto la marcatura di Hien e la fase offensiva del Napoli era bloccata. Perché non si allaga il gioco al posto di giocare sempre puntando su Lukaku?
“Lukaku é a quel tipo di giocatore che si dice che non é al 100%, ma poi nella stessa partita é determinante. É un pivot. Qualche cross in più potrebbe arrivare, ma abbiamo due esterni offensivi che giocano a piedi invertiti, devono dare un maggiore contributo i terzini. Poi Anguissa e McTominay tendono molto ad inserirsi. Quindi anche per questo si gioca di più centralmente. Comunque é roba di Conte, che é un signor allenatore”