Sembra quasi un paradosso, ma il Napoli di Antonio Conte sembra avere un problema in attacco. “Il Mattino”, nell’edizione odierna, ha realizzato un focus sul rendimento della prima linea azzurra. Eccone uno stralcio:
“L’Atalanta alle spalle, l’Inter all’orizzonte. Il Napoli di Antonio Conte chiamato alla gara della verità domenica sera a San Siro, secondo incontro ravvicinato con lo stadio milanese. Non più rossonero, stavolta, contro i nerazzurri gli uomini di Conte devono dimostrare di aver eliminato in fretta le scorie di quello 0-3 contro Gasperini che domenica ha cancellato almeno in parte le certezze derivate dal primo posto.
Una posizione in classifica da difendere proprio contro Inzaghi e i suoi, distanti in classifica di appena un punto. La ricetta Conte la conosce bene – così come quei colori lasciati nel 2021 dopo due stagioni e uno scudetto – ma l’allenatore leccese dovrà essere bravo a rivitalizzare un attacco che per ora non gira.
Le prestazioni di Kvaratskhelia sono altalenanti, l’ingresso di elementi cone David Neres, Simeone o Raspadori non sempre ha funzionato, mentre il compito di Romelu Lukaku è ancora tutto da chiarire: il belga arrivato come grande colpo dell’estate per sostituire Osimhen non ha numeri negativi – 4 gol e 4 assist gli fanno certamente onore – ma in campo non ha quasi mai convinto i tifosi e forse nemmeno l’allenatore che fortemente l’ha voluto.
I numeri impietosi, però, sono quelli dell’attacco: 16 i gol segnati fin qui dagli azzurri nelle prime 11 gare del campionato, il dato più basso di sempre per l’era De Laurentiis in Serie A: solo in due occasioni, infatti, gli azzurri avevano “eguagliato” il dato. Nella stagione 2008/09 (chiusa poi al 12° posto in classifica) e in quella 2012/13 con Mazzarri in panchina (chiusa con il 2° posto finale). Numeri da rivedere verso l’alto, magari già a partire da Milano, sponda nerazzurra. Replicando la prestazione, magari, vista solo dieci giorni fa che era valsa più dello stesso primo posto”.