Salvatore Bagni ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport:
Per Salvatore Bagni, Inter-Napoli profuma di scudetto?
“La giocano la favorita, i campioni d’Italia in carica ed i loro predecessori, i concorrenti più immediati. Deduca!”.
Che partita sarà.
“Bella, intensa, viva, incerta, equilibrata. In cui forse l’Inter potrà portarsi appresso le tossine della Champions e il Napoli le lezioni di Conte dopo la sconfitta con l’Atalanta, che però non lascerà traccia. Finita una gara ne comincia un’altra”.
I 90’ con l’Arsenal diventeranno un peso per Inzaghi?
“Sono le scorie psicologiche che incidono maggiormente, perché il pensiero forte mi sembra quello. Una distrazione finisce per toglierti qualcosa”.
Aver come unico obbligo l’allenamento diventa un vantaggio per Conte.
“Ha avuto la possibilità di entrare nella testa dei suoi calciatori subito, sin dopo il 3-0 di Verona alla prima giornata, a maggior ragione lo farà adesso, dopo lo 0-3 con l’Atalanta. Conte sta facendo un lavoro straordinario, ha restituito a ogni calciatore la certezza di poter essere protagonista, una domenica sbagliata non modifica il giudizio. Aggiungo, aver perso contro l’Atalanta, una delle espressioni più alte di calcio per ciò che dà Gasperini, non rappresenta un allarme”.
La giocheranno a centrocampo, ovviamente, il suo regno.
Anguissa, Lobotka e McTominay mi stuzzicano.
“Ho il debole per Barella, quello che sa fare tutto, gol inclusi, quello nel quale – lo dico con modestia – mi rivedo. Ma si sfidano anche due calciatori che a Inter e Napoli sono mancati, mi riferisco a Lobotka e a Calhanoglu. Con loro il calcio cambia”.
Il gruppo che le piace di più.
“Qualsiasi giudizio sarebbe ingiusto e però… siamo su livelli rilevanti ma se mi obbliga dico che Anguissa-Lobotka e McTominay mi stuzzicano. Anche se dall’altra parte, non so se mi spiego”.
Lo faccia a tutto campo.
“Il Napoli deve alzare la sua qualità in alcuni giocatori, non a caso Conte, che non fa sconti a nessuno, sta sostituendo Lukaku e Kvara quasi sistematicamente. E l’Inter deve ridurre i margini di errori. Col Venezia avrebbe dovuto chiuderla e ha rischiato il pareggio; e anche in precedenza, qualche leggerezza le è scappata”.
Scelga una strategia tattica.
“Se Conte si mette a specchio, non mi stupisco. Non ci credo ma neanche mi sorprenderei se accadesse. Sa cambiare, lo ha fatto a Torino, contro la Juventus, quando ha optato per il 4-3-3. Gli allenatori contano eccome e lui sa come intervenire. Ci ha provato pure con l’Atalanta ma non c’è riuscito e forse proprio non si poteva in quella giornata”.
Non avremo l’ammazza-campionato, stavolta.
“Non è un caso però che due anni fa il ruolo sia stato interpretato dal Napoli e che poi, a seguire, nei panni ci si sia calata l’Inter. Vorrà pur dire qualcosa?”.