Lobotka ha saltato la trasferta a Empoli; il Lecce al Maradona; il Milan a San Siro; l’Atalanta domenica, ancora in casa. Tre vittorie e una sconfitta senza di lui. Un principe della regia, un tipo da Oscar, un torello capace di coniugare la qualità con l’intensità, la fase offensiva con quella difensiva. Idee, contrasti, riconquiste, pressioni, riaggressioni. Lobo è uno di quei giocatori capaci di diventare fondamentali in qualsiasi squadra, perché sempre tra i migliori. Sempre sopra la media: non è un caso che Gilmour, un altro signor centrocampista a prescindere dalla grigia prestazione contro la Dea, sia diventato una specie di cruccio per Conte. «Meriterebbe di giocare, ma poi vedi Lobotka fare prestazioni eccezionali e devi scegliere».
Fonte: CdcS