“Il problema non è Lukaku, ma come viene servito dai compagni”

Le parole del conduttore di 16Napoli
A 1 Football Club, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Arturo Minervini, conduttore di 16Napoli su 8 Channel: “Il Napoli non perdeva da agosto. Una sconfitta era fisiologica. Il Napoli ha già fatto molto di più di quello che doveva fare finora. Quindi credo che un KO ci possa stare, anche perché si era reduci da un turno infrasettimanale, a cui non eravamo abituati. La partita contro il Milan ci aveva fatto sprecare molte energie. La reazione c’era stata, si era preso un palo dopo il gol dell’Atalanta e successivamente prendiamo gol su un errore clamoroso di Meret. Poi è difficile per il Napoli accoppiarsi con l’Atalanta di Gasperini. L’anno scorso Hien aveva annullato anche Osimhen. Quindi, non è Lukaku in sé il problema, ma come si arriva a Lukaku. Se non gli arriva un pallone o gli arrivano solo spalle alla porta non può fare molto. Io sono più arrabbiato con Kvara e Politano che non hanno saltato una volta l’avversario. Se si guardano le statistiche di Lukaku su transfermarket si capisce che l’attaccante belga fa fatica all’andata e al ritorno fa una marea di gol. Tutti avremmo firmato per vedere Lukaku fare i gol fatti finora e poi per quelli che si autoflaggelano, dicendo che l’Atalanta é più forte del Napoli, dico che abbiamo più punti dell’Atalanta. Secondo me Meret é tra i migliori del nostro campionato. Proprio per questo non può prendere quel gol. In quelle occasioni é sempre bravo. Anche sul primo gol ci vedo delle colpe. Lookman era defilato sul secondo gol, solo sul primo poteva tirare. Quindi anche lì Meret ha sbagliato. Dunque sicuramente l’Atalanta ha giocato bene, ma non hanno fatto azioni spettacolari. Su Lukaku non ha fatto errori offensivamente, ma difensivamente, nel gol dell’1-0 quando non va a contendere il pallone. La questione rinnovo può incidere prima, ma poi quando entri in campo quando sei un giocatore di spirito, di qualità, pensi al pallone, che è l’amore della tua vita. Partire da 40 metri dalla porta avversaria è difficile rispetto a partire da vicino. Con Spalletti Kvara era diventato devastante con il pressing offensivo asfissiante. Poi sicuramente con un metro arbitrale come quello di ieri non é facile“.
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