⚽️CdS Campania⚽️ In prima pagina – 😍Mister Conte: “E’ il Napoli che vince non io”😍

«Il Napoli   è noi, non io»  

Conte scalda la vigilia della sfida con Gasperini  ricorrendo alla spiritualità e alla “condivisione”
«È la squadra che vince o che perde,   non l’allenatore».
E a noi del Corriere sono fischiate simpaticamente le orecchie

 

«I miracoli? Conosco solo uno che sa farli»
A fine allenamento  firma autografi  e scatta fotografie  in mezzo a 150 tifosi

 

Noi, il Napoli. «Voglio chiarire una cosa: i l Napoli vince e il Napoli perde. Non c’entra niente Conte vince e Conte perde. Noi vinciamo e noi perdiamo. È sbagliato dare meriti a un singolo, è un discorso che m’infastidisce. Noi vinciamo tutti insieme e noi perdiamo tutti insieme. Bene e male tutti insieme. Noi, noi, noi».
Una squadra vera. Un gruppo e un’anima che domani alle 12.30 passerà attraverso un altro esame di laurea. Il famoso ciclo-scudetto: Milan, Dea, Inter. «Non so se questa può essere catalogata sfida da scudetto, decidete voi, ma l’Atalanta è sicuramente un esempio per noi. In tutti questi anni hanno messo mattoni, hanno costruito, sono in Champions e hanno anche vinto l’Europa League. Va dato grande merito a Gian Piero Gasperini: ho grandissima stima e rispetto nei suoi confronti. È stato anche mio allenatore: era il tecnico della Primavera della Juve e quando ero infortunato chiedevo di giocare con loro».  

 

Dopo San Siro, però, certi sogni di gloria sono tornati nell’aria. Qualcuno inserisce lo scudetto nella categoria dei possibili miracoli tra le macerie di una stagione fa.
«Io sono molto credente e praticante e per quanto mi riguarda i miracoli li fa solo uno. Prego sempre, e nelle mie preghiere oltre alla mia famiglia ci sono anche i miei calciatori. Prego che stiano bene. Si dice, Dio vede e provvede, e questo è fuori dubbio, ma non deve mancare il nostro apporto: dobbiamo metterci tutti a disposizione, io per primo, per provare a creare quel qualcosa di bello che possa dare punti in più in campionato. Non dobbiamo sbagliare niente, non siamo nelle condizioni di poter sbagliare qualcosa. I miracoli calcistici ci sono sempre stati, ma ripeto: i miracoli li fa uno solo. Noi possiamo solo lavorare per aiutare questa persona a fare il miracolo. Aiutati che Dio t’aiuta».  

Fonte: CdS

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