Trotta: “Vedo un Napoli determinato. L’Atalanta è una squadra forte. Vi dico come andrà Napoli-Atalanta”

Ivano Trotta ai microfoni di "Tutti al Var" ha analizzato il momento del Napoli.
Ivano Trotta, ex giocatore del Napoli e attualmente allenatore, è stato ospite di “Tutti al Var”, programma in onda ogni giovedì su Sportitalia. Tanti i temi toccati dall’ex numero 7 azzurro. Di seguito le dichiarazioni di Trotta:
“Frattesi è un giocatore importante, chiaramente sta in una squadra molto importante e fa fatica a trovare spazio ma in altri club sarebbe titolare. E’ un patrimonio anche per la Nazionale, lui fa bene anche subentrando ma all’Inter ha lo spazio che comunque merita, rispetto ai tanti campioni che giocano davanti a lui. Vittoria al Castellani? Partite insidiose, l’Inter l’ha affrontata bene.
“Come può migliorare il Napoli? Per ora ha trovato delle certezze con il suo gioco attuale, i campionati si portano a casa anche con le vittorie per 1-0. L’ambiente Napoli era devastato dall’anno scorso, Conte ha avuto un grande impatto e De Laurentiis gli ha lasciato carta bianca, senza mai intervenire. Credo che anche lui, da presidente, abbia raggiunto una mentalità tale da capire che con certi allenatori è meglio stare dietro le quinte. Il Napoli ha una squadra importante e un allenatore che può dare un’impronta notevole. Gli azzurri li vedo molto determinati.
Napoli-Atalanta sarà una partita bellissima, magari inizialmente bloccata per l’importanza del match. Non penso che Conte faccia cambiamenti a livello tattico o applichi strategie particolari, è consapevole della forza della sua squadra. Lukaku non è in piena forma ma i centrocampisti stanno dando una mano incredibile. Il Napoli metterà in grossa difficoltà l’Atalanta ma deve stare attento perché è una squadra forte.
L’ambiente Milan non era felice di Fonseca e lui, con tutto il rispetto, non è Conte. Se Leao giocasse in questo Napoli, farebbe grandi cose. L’anno scorso, al Napoli, Garcia si è adeguato al malumore della società, mentre Fonseca ha usato un’altra arma, non facendosi comandare dai ragazzi con malumore o che non si comportano come dovrebbero. La società per prima non è contenta: ho sentito che all’ultimo allenamento del Milan non c’erano dirigenti. Preferisco comunque il modo in cui potenzialmente può andare via Fonseca, rispetto a Garcia”.
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