L’apporto di Rrahmani, meno appariscente, ma altrettanto concreto, il capitano Di Lorenzo – il braccetto che si stacca a fa gol – e un Olivera in formato super. Tutti stanno contribuendo a far sì che Conte non rovini la sua reputazione. Nei cinque campionati precedenti in Serie A, le sue squadre hanno infatti sempre avuto la miglior difesa. Sia la Juve, che l’Inter. Registrò numeri impressionanti con i bianconeri, con cui incassò 20, 24 e 23 gol all’inizio del ciclo poi proseguito da Allegri. Più perforabile, ma altrettanto efficace, con i nerazzurri, che incassarono 36 gol nel primo campionato e 35 nel secondo. Ciò che impressiona ancor di più è che il Napoli, dopo 10 giornate, abbia mantenuto la porta inviolata più volte rispetto alle altre squadre marchiate Conte.
A questo punto della stagione, la sua prima Juve aveva 4 clean sheet e 7 gol subiti, per poi migliorare nel corso del campionato e chiudere con 20 gol incassati e ben 21 partite su 38 con la porta inviolata. Nell’anno del record di 102 punti (2013/2014), aveva cominciato con 4 clean sheet e 10 gol subiti, praticamente il doppio di quanti ne abbia incassati ad oggi il Napoli. Alla fine chiuse con 22 partite senza subire reti e prendendone solo 23 nelle altre. Solo la sua Juve della stagione 2012/2013 aveva preso 5 gol, ma lasciando la porta inviolata nella metà delle partite. In sintesi, siamo solo alla 10ª, ma la proiezione è impressionante e in Europa, nei top 5 campionati, meglio del Napoli ha fatto solo il Lipsia con 3 gol subiti in 9 partite. Al pari degli azzurri c’è il Liverpool, ma è 2° in Premier, mentre il Barça (10), il Manchester City (9) e il Psg (8) hanno tutte preso più gol.
Fonte Cds