Conte, da lontano, ha avuto una percezione del Napoli distorta e il mese e mezzo tra Dimaro-Folgarida e Castel di Sangro pareva l’avesse inquietato, introducendolo a Verona, prima di campionato, con un umore terrificante: “Mi aspettavo una situazione migliore di quella che ho trovato. Pensavo di ricevere qualche sorpresa positiva, ma ho avuto difficoltà a trovarne. Ma siamo qui per lavorare e per cercare di fare valutazioni con il club in maniera obiettiva, razionale, sapendo che non si può fare tutto subito. Trovarti davanti a 9-10 uscite… Le altre squadre hanno situazioni consolidate, dove vengono aggiunti pezzi importanti. Non dico che siamo all’anno zero ma ci siamo vicini”. Però qualcosa era stato fatto – Di Lorenzo e Kvaratskhelia intoccabili, per condizione di vita; la conferma del blocco dei “superstiti” dello scudetto – e il resto è accaduto dopo il tracollo alla prima: Lukaku, McTominay, Neres e Gilmour, per rendere sontuosa una campagna acquisti già impreziosita da Buongiorno.
Fonte: Gazzetta dello Sport