Il commento di Pasquale Salvione:
“Un regalo per Diego. Firmato con un bigliettino di auguri da Antonio Conte. Nel giorno del compleanno di Maradona, il Napoli consolida il suo primato in classifica superando a pieni voti il primo esame del ciclo terribile. Da lassù non ci crederà nemmeno il Pibe de Oro: 7 punti di vantaggio sull’Inter e 8 sulla Juve dopo un inizio di stagione magnifico. Al Meazza è arrivata la quinta vittoria di fila, il settimo clean sheet in dieci partite (il sesto nelle ultime sette) ma soprattutto una prestazione da grande squadra. È partita forte, ha colpito, ha sofferto, ha affondato di nuovo e poi ha difeso con i denti. Con carattere, con personalità, con grande spirito di gruppo. A immagine e somiglianza del suo condottiero in panchina, quello che ha tutta la voglia di non fermarsi più.
A trascinarlo ci ha pensato ancora una volta il suo principale uomo di fiducia. Se Lukaku ha segnato sei gol al Milan in sei partite con Conte in panchina ci sarà un motivo. Le critiche gli rimbalzano addosso come ha fatto Pavlovic nell’azione del gol che ha stappato la notte del Meazza. Non è ancora il Big Rom migliore, ma fa la differenza. È un centravanti di sfondamento: non avrà la progressione di Osimhen, l’agilità di Cavani o i piedi raffinati di Higuain, ma è tremendamente efficace. È sbagliato cercare in ogni centravanti le caratteristiche di quello precedente, ognuno ha il suo modo di esserlo. Chi lo mette ripetutamente nel mirino deve farsene una ragione. Così come chi ha ancora dubbi sulle qualità di Kvara. Quando c’è da fare la differenza il suo estro non manca mai. Sta cercando continuità, Conte ha preteso la sua permanenza e sta facendo di tutto per farlo tornare scintillante. Il risultato è garantito. La serata di ieri può essere l’antipasto migliore anche per il tanto atteso rinnovo, a Milano potrebbe stapparsi champagne molto presto.
Di tutt’altro umore, invece, l’atmosfera a casa Milan. La faccia di Ibrahimovic in tribuna a San Siro era tutta un programma. Undici punti di distacco (anche se con una partita in meno) dopo dieci giornate sono troppi da digerire per chi pensava di poter recitare un ruolo da grande protagonista in campionato. Le polemiche per il rinvio di Bologna non hanno aiutato la preparazione della partita, le tante assenze hanno inevitabilmente pesato, la scelta di Fonseca di lasciare ancora fuori Leao resta un mistero soprattutto se si considera il quadro della situazione. La posizione dell’allenatore resta traballante, potrebbero aiutarlo le due trasferte prima della sosta contro Monza e Cagliari. In mezzo, però, ci sarà l’attesissima sfida di Champions con il Real Madrid al Bernabeu. E, al rientro, il big match in casa con la Juve.
Di tutt’altro umore, invece, l’atmosfera a casa Milan. La faccia di Ibrahimovic in tribuna a San Siro era tutta un programma. Undici punti di distacco (anche se con una partita in meno) dopo dieci giornate sono troppi da digerire per chi pensava di poter recitare un ruolo da grande protagonista in campionato. Le polemiche per il rinvio di Bologna non hanno aiutato la preparazione della partita, le tante assenze hanno inevitabilmente pesato, la scelta di Fonseca di
Forte del trionfo del Meazza e con l’importante rientro di Lobotka in cabina di regia, il Napoli ripartirà domenica contro l’Atalanta, impegnata stasera con il Monza. Per Conte sarà un altro esame di maturità contro Gasp, che ha ritrovato il passo giusto e si è rilanciato in classifica. Retegui (capocannoniere con 10 gol) guida l’attacco migliore del campionato (24 centri finora, 13 nelle ultime tre partite) e sarà un altro cliente difficile per una delle migliori difese del campionato. Lo stadio Maradona sarà ancora una volta strapieno, l’ennesimo sold out testimonia il legame che si è ricreato fra la squadra e la tifoseria. Tutto questo prima di tornare a San Siro contro i campioni d’Italia dell’Inter, un’altra sfida dal sapore speciale per l’ex Conte. Magari, però, avrà un altro regalo da fare”.
Fonte: CdS