Milan-Napoli 0-2: Napoli in Paradiso, il Diavolo scivola all’Inferno

Kvara e Lukaku trascinano il Napoli verso la vittoria

Quando si parla di Milan-Napoli, il pensiero corre inevitabilmente alla memorabile sfida Scudetto degli anni ’90. Tuttavia, la rivalità tra queste due squadre ha continuato a regalare emozioni negli ultimi anni. I ricordi recenti oscillano tra la vittoria dei rossoneri per 1-0 dello scorso campionato, con un gol di Theo, e la sfida di due anni fa, segnata dalla stoccata in area di Giovanni Simeone, che ha dato inizio al percorso verso lo Scudetto 2022/23. Sono trascorsi due anni da quella partita, e sebbene siano cambiati i protagonisti, l’importanza di questo confronto rimane invariata.

Come arrivano le due squadre? Il Napoli ha ottenuto una vittoria di misura contro un Lecce desideroso di riscatto dopo la pesante sconfitta per 6-0 contro la Fiorentina. D’altro canto, il Milan si trova ad affrontare polemiche a causa del rinvio della partita di Bologna, che ha ritardato il rientro dalle squalifiche di Theo e Reijnders. Inoltre, i rossoneri dovranno fare a meno di Pulisic dal primo minuto a causa di un problema influenzale, mentre Rafa Leao continua a essere escluso dalla lista dei titolari. Al contrario, il Napoli potrà contare sul rientro di Kvaratskhelia e Politano tra i titolari.

La partita inizia con un tentativo di tiro dell’attaccante georgiano, ma un rimpallo sfortunato di Lukaku interrompe l’azione. Al minuto 5 del primo tempo, però, l’attaccante belga si fa perdonare: supera Pavlovic e mira all’angolino basso di destra, lasciando sul posto l’incolpevole Maignan. 1-0 per il Napoli. I rossoneri rispondono con grande intensità, cercando di avvicinarsi allo specchio protetto da Alex Meret.

Al minuto 18, un’incomprensione totale tra Buongiorno e Gilmour consente a Musah di trovarsi solo davanti al portiere, ma non riesce a inquadrare la porta, complice l’uscita tempestiva di Meret. Pochi minuti dopo, il portiere italiano è nuovamente protagonista, respingendo una conclusione di Chukwueze.

Il Milan gioca bene, ma il Napoli è sempre pronto a respingere ogni occasione con determinazione e nervi saldi e i ragazzi di Antonio Conte si fanno valere. Olivera serve Kvaratskhelia, che si libera e tira di destro: la palla termina in rete dopo un rimbalzo che inganna Maignan. Con questo gol, il numero 77 diventa il capocannoniere attuale del Napoli con 5 reti, nella sua 100ª presenza con la maglia azzurra. Questo gol consente al Napoli di gestire la partita fino alla fine del primo tempo.

Il secondo tempo inizia come era terminato il primo, con la squadra rossonera che tenta sempre di più di scardinare il muro azzurro. Il Milan parte forte e trova il gol con Morata, ma viene annullato per fuorigioco, con l’attaccante spagnolo sorpreso al di là della linea difensiva del Napoli al momento del cross di Chukwueze. La squadra di Conte mantiene il doppio vantaggio, mentre Leao e Pulisic entrano in campo al posto di Okafor e Emerson Royal. Il numero 10 del Milan parte bene, creando problemi alla difesa napoletana.

Antonio Conte, al minuto 69′ sostituisce un stanco e volenteroso Politano con Pasquale Mazzocchi, passando a un 5-4-1 in fase di non possesso, una scelta che aumenta ulteriormente la solidità difensiva. Al minuto 77, escono i due marcatori del match, Lukaku e Kvaratskhelia, sostituiti da Neres e Simeone. Poco dopo, un tentativo di Anguissa termina di poco fuori. Leao cerca di dimostrare a Fonseca di aver sbagliato scelta, concludendo un’azione personale con un bel tiro, ma Meret respinge con una grande parata. Anche Pulisic tenta la conclusione, ma il pallone oltrepassa la traversa, rivelando un giocatore lontano dalla sua forma migliore a causa dell’influenza. Sul finale il tecnico portoghese si gioca la carta Camarda, passando al 4-2-4, un vero all-in.

L’arbitro assegna cinque minuti di recupero, e a pochi minuti dal fischio finale entrano Zerbin e Folorounsho, che sostituiscono un grandioso Olivera e Gilmour, per il primo, sua prestazione è stata clamorosa e dimostra una chiara evoluzione tattica, probabilmente aiutata dall’esperienza come centrale di difesa con l’Uruguay; per il secondo esce tra gli applausi e abbracci di Antonio Conte.

Una grande prestazione della squadra partenopea, che con determinazione, nervi saldi e quella famosa “vena sul collo” citata da Spalletti, strappa tre punti importantissimi a San Siro, portando il distacco dalla seconda a un momentaneo +7, in attesa della partita dell’Inter. Il Napoli non domina, ma dimostra una grande solidità, sia tattica che mentale, che fortifica sempre di più la sua candidatura per la vittoria dello Scudetto. Una serata che porta Conte e i suoi giocatori in Paradiso, mentre il Diavolo viene rispedito all’Inferno.

Milan-Napoli 0-2

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson (dal 17’ st Pulisic), Thiaw, Pavlovic, Terracciano; Musah, Fofana; Chukwueze, Loftus-Cheek (dal 41’ st Camarda), Okafor (dal 17’ st Leao); Morata. A disp.: Sportiello, Torriani, Calabria, Bartesaghi, Tomori, Jimenez, Pulisic, Zeroli, Liberali, Leao, Camarda. All. Paulo Fonseca.

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera (dal 45’ st Zerbin); Anguissa, Gilmour (dal 45’ st Folorunsho), McTominay; Politano (dal 24’ st Mazzocchi), Lukaku (dal 30’st Simeone), Kvaratskhelia (dal 30’ st Neres). A disp.: Turi, Caprile, Juan Jesus, Neres, Marin, Simeone, Zerbin, Ngonge, Mazzocchi, Spinazzola, Raspadori, Folorunsho. All. Antonio Conte.

Marcatori: 5’ pt Lukaku (NAP), 43’ pt Kvaratskhelia (Nap)

Assist: 5’ pt Anguissa (Nap)

Arbitro: Colombo di Como.

Ammoniti: 28’ st Olivera (Nap)

Espulsi: /

Recupero: 1’ pt, 5’ st

A cura di Vincenzo Buono

 

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