Conte, la lealtà della metamorfosi, ADL il coraggio e la fede

Antonio Corbo analizza, per La Repubblica, il momento azzurro. Dalla solidità del presidente azzurro al cambiamento di Conte:

“Senza dare il massimo fino a sabato la sua cavalcata in classifica è stata irresistibile. Qual è il suo ulteriore margine di potenza? Anche il mercato è in debito con le scelte di Conte. In una estate che si ricorderà per l’estrema disponibilità di De Laurentiis, ci volevano coraggio e fede per spendere 145,5 milioni senza giocare in Champions. Neanche un no all’allenatore autoritario anche nelle vesti di manager, senza mai nascondere le responsabilità.

Va attribuita a Conte la lealtà di una evidente metamorfosi con il ritorno magari non immediato ma efficace della difesa a quattro. Un dettaglio che dà un ulteriore valore proprio all’ingaggio dell’energico sergente leccese. Il coraggio di cambiare. Il sofisticato francese Rudi Garcia, ora in pensione dorata e ben retribuita a Nizza, si smarrì nel labirinto delle sue idee tattiche rinnegando sempre la migliore, il 4-3-3 dello scudetto.

Su quella ancora oggi lavora Conte con una serie di esperimenti per renderla più elastica. Difficile conciliare fantasia e pazienza. Non ha convinto l’ultima versione, rielaborata in un irrisolto 4-2-4. Ma può essere riproposta, magari anche stasera se Conte si convince che possa essere utile la forza d’urto di McTominay accanto a Lukaku contro un Milan reso meno forte stasera proprio al centro della difesa. Fondamentale il rientro di Politano (è squalificato Theo Hernandez) e di Kvaratskhelia. Ngonge e Neres possono attendere in panchina.”

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