Da colabrodo a muro grazie a Buongiorno, ma non solo

Un colabrodo. Inutile nasconderlo. La difesa azzurra la passata stagione era diventata ciò. E la partenza di Kim non poteva e non può essere la sola causa. Ora, si parla di muro, di solidità, di garanzia. E, anche stavolta, non può essere solo merito di Buongiorno che, per carità, ne ha tanti di meriti, ma proprio tanti. Scrive il CdS: “Buongiorno ha cambiato il volto della difesa, ha trasmesso sicurezza ai compagni e a Rrahmani, tornato impeccabile come ai tempi di Kim. Buongiorno è un centrale concreto, un marcatore vecchio stampo con influenze moderne. Morde le caviglie con garbo, non consente manovre agli avversari, recupera palla e riparte con folate entusiasmanti. I tifosi lo hanno già eletto idolo, per Conte è indispensabile. Ma la difesa del Napoli ringrazia tutti, non solo Buongiorno o Rrahmani. Meret è tornato ai suoi livelli con parate subito decisive come su Baschirotto sabato al rientro dopo l’infortunio. Con Di Lorenzo, difensore goleador, completa il reparto Olivera, altra sorpresa di inizio stagione, autore di interventi decisivi, gare di concentrazione e applicazione, rincorse generose e diagonali preziose. Vince chi non subisce gol: la teoria di Conte funziona.”

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