Inter-Juventus non è mai una semplice partita. Ogni anno, campionato dopo campionato, l’attenzione mediatica resta sempre alta, indipendentemente dalla situazione delle squadre. Ma come arrivano le due compagini a questo attesissimo derby?
Entrambe hanno giocato in settimana in Champions League, con esiti opposti: i nerazzurri hanno battuto lo Young Boys grazie a un gol di Thuram al terzo minuto di recupero, mentre i ragazzi di Thiago Motta hanno perso 1-0 in casa contro lo Stoccarda, con rete di El Bilal Touré. Motta, ex di questo match avendo giocato per tre anni a Milano e avendo vinto il triplete nel 2010, ha indicato l’Inter e il Napoli come favorite per lo Scudetto. Inzaghi ha risposto, dichiarando che “sarà un campionato aperto con molte squadre che hanno investito e ridotto il gap”, rendendo il torneo più equilibrato rispetto agli ultimi due anni. La Juventus, imbattuta in campionato e con solo un gol subito, sfida un’Inter reduce da cinque vittorie consecutive, incluse quelle in Champions. La situazione in classifica è tesa, con un solo punto a separare le due squadre.
Sorprende l’esclusione di Yildiz dal primo minuto, giustificata da Motta con l’attuale condizione fisica di Weah che parte titolare. L’Inter, dal canto suo, dovrà fare a meno di Acerbi, mentre rivediamo Zielinski dal primo minuto.
La partita inizia con i classici dieci minuti di studio tra le due rivali. Al 14′, Danilo atterra Thuram, e l’arbitro Guida fischia immediatamente un rigore per l’Inter. Zielinski, con freddezza, calcia centrale, e nulla può Di Gregorio: 1-0 per l’Inter. Cinque minuti dopo, McKennie trova Dusan Vlahovic in area, e l’attaccante serbo non sbaglia: 1-1, grande esultanza per Vlahovic, che mette a tacere le critiche.
Al 27′, un sublime passaggio di Francisco Coinceiçao serve Timothy Weah in area, e il vantaggio della Juventus è immediato: 2-1. La scelta di Motta di schierare Weah dal primo minuto si rivela vincente. La partita si dimostra avvincente, contrariamente ai pronostici di una gara chiusa. Coinceiçao è ancora protagonista: dopo un bel dribbling, Sommer riesce a respingere il suo tentativo. Thuram, altruista, serve Mkhitaryan, che segna regalando il pareggio per l’Inter.
La partita si infiamma al 36′, quando Kalulu commette fallo in area su Dumfries e l’Inter ottiene un altro rigore. Zielinski, ancora una volta, non tradisce: 3-2 per l’Inter. Al 45+3’ l’arbitro fischia l’intervallo, e le squadre tornano negli spogliatoi per ridisegnare le due squadre.
Nel secondo tempo, al 53’, da un angolo, Dumfries si trova al posto giusto al momento giusto e colpisce per il 4-2. Al 61′, Motta inserisce Yildiz e Savona, mentre Inzaghi manda in campo Frattesi e Bisseck, cercando di mantenere il controllo della gara. Non si vedeva una Juventus subire quattro gol in un derby da tempo, e il precedente risale alla finale di Coppa Italia 2021/22, con doppietta di Perisic nei minuti supplementari.
La partita, però non è finita: al 71′, Yildiz riapre i giochi con un bel gol, tutto nasce da un lancio lungo di McKennie per il fantasista turco, che punta Dumfries e trova la soluzione vincente portando la gara sul 4-3.
Ancora cambi che sono necessari per lo sprint finale: escono Danilo per Gatti, Vlahovic per Mbangula, quindi fuori dal terreno di gioco l’unico centravanti di ruolo della Juventus per favorire l’inserimento degli esterni. Simone Inzaghi inserisce nello scacchiere Darmian per Dimarco. Al minuto 82’ cross di Coincecao, Dumfries stringe troppo, Yildiz raccoglie il rimbalzo e dal limite lascia partire un bel tiro che termina nell’angolino basso di destra, 4-4 e prima doppietta in campionato per il numero 10 bianconero. Entra Khepren Thuram per un meraviglioso McKennie, che lascia il terreno di gioco portando a casa 2 assist. Nonostante la gara stia subendo un cambio d’inerzia continuo, Inzaghi cambia l’attacco aggiungendo Taremi al posto di Thuram. La coesistenza dei fratelli Thuram in campo è durata solo 4 minuti.
Finisce 4-4, una gara che entra nella storia del campionato. È la terza volta che un derby tra Inter e Juventus termina con almeno otto reti. Il premio di Player of the Match va a Yildiz, il cui ingresso ha cambiato le sorti del match. Una partita sorprendente, un punto a testa, con occhi puntati sul Napoli, che guida la classifica con un margine su entrambe le rivali.
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard (18′ st Bisseck), De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Zielinski (18′ st Frattesi), Mkhitaryan, Dimarco (32′ st Darmian); M. Thuram (41′ st Taremi), Lautaro. A disp.: Di Gennaro, J. Martinez, Arnautovic, Correa, Buchanan, Asllani, Palacios, Berenbruch. All.: Inzaghi
Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Cambiaso, Kalulu, Danilo (32′ st Gatti), Cabal; Locatelli, McKennie (38′ st K. Thuram); Conceiçao, Fagioli (16′ st Savona), Weah (16′ st Yildiz); Vlahovic (32′ st Mbangula). A disp.: Perin, Pinsoglio, Adzic, Rouhi. All.: Thiago Motta
Arbitro: Guida
Marcatori: 15′ rig. Zielinski (I), 20′ Vlahovic (J), 27′ Weah (J), 34′ Mkhitaryan (I), 38′ st rig. Zielinski (I), 8′ st Dumfries (I), 26′ st Yildiz (J), 37′ st Yildiz (J)
Ammoniti: Pavard, Dumfries (I), Danilo (J)
Recupero: 3′ pt., 3′ st.
Vincenzo Buono