Di Lorenzo decisivo un minuto dopo i cambi, quarta vittoria di fila e sesto clean sheet: primato blindato.
Lecce al quarto ko consecutivo
Scappa Napoli
Conte in cima Napoli inedito con Ngonge e Neres dall’inizio, domina ma non sfonda per oltre un’ora.
Inter e Juve dietro a 5 e 6 punti
Lukaku spreca, poi entrano Politano, Kvara e Raspadori e il capitano la risolve
Dopo una specie di maratona di New York, sudore e fatica. Quarta vittoria consecutiva con il Lecce come non accade v a da gennaio 2023, la quinta su cinque al Maradona e sesto clean sheet, ma la sofferenza è tangibile per oltre un’ora nonostante il dominio e il gol che spacca la partita arriva nella ripresa, un minuto
dopo i cambi, da calcio piazzato: questa volta al 28′ su g li sviluppi di un angolo a firma Di Lorenzo, a segno già nel primo tempo ma cancellato dal Var. I compagni gli devono cena e caffè: a dispetto del 65% di possesso, di 24 tiri a 11, 16 angoli a 5 e di un rigore netto non concesso, il Napoli ha sprecato le rare occasioni nitide con Lukaku (due) e Raspadori, conservando però il merito di non perdere la testa. Mai: si chiama maturità. La scelta inedita di Conte di lanciare Ngonge e Neres dall’inizio, con Kvara e Politano in panchina, non paga, ma era giusto dosare le energie e provare soluzioni alternative. Il primo posto solitario, intanto, è blindato a prescindere da come finirà domani tra Inter e Juventus. E così il signor Antonio potrà gustarsi la discussione tra le sue ex comodamente seduto in cima, consapevole che comunque vada sarà un successo. Punti guadagnati su tutti o su qualcuno. Ieri è tornato a casa a +5 su Inzaghi e +6 su Motta, ora obbligati a rispondere per complicare i suoi piani di fuga: la serata di San Siro influenzerà autostima e classifica, orientando le ambizioni scudetto di ognuno. Già, si comincia a fare sul serio: martedì anche il Napoli si esibirà al Meazza, però con il Milan, e tornerà a respirare l’aria degli scontri diretti annusata solo a Torino contro la Juve. La crisi del Lecce, invece, continua: partita di rinunce e danni limitati, d’accordo, ma la quarta sconfitta di fila è un macigno.
Fonte: CdS