Il Mattino scrive così sul rinnovo di Kvara:
DeLa ha rifiutato i soldi (tanti) del magnate qatariota Al-Khelaifi ed al tempo stesso ha fatto un blitz a giugno scorso nel ritiro della Georgia in Germania (in occasione di Euro ‘24) con un’offerta di prolungamento (fino al 2029) al management del giocatore da 5 milioni all’anno a scalare che con i bonus (facilmente raggiungibili) arriverebbero a sei netti a stagione. Da quel momento, però, è calato il silenzio. Assordante. Il manager del giocatore, Mamuka Jugeli, ha preferito temporeggiare auspicando ed attendendosi un ulteriore sforzo da parte del Napoli.
La richiesta dell’agente si avvicina agli otto milioni all’anno e la forbice è rimasta molto larga. Negli ultimi tempi è spuntata anche l’ipotesi di una clausola liberatoria su cui pure le parti sono distanti. Il Napoli è disposto a sottoscriverla valutando Kvara alla stregua di Osimhen (circa 120 milioni); mentre il management dell’attaccante georgiano non intende andare oltre gli 80 milioni temendo che una cifra più alta possa spaventare eventuali acquirenti. Un po’ alla stregua di quanto accaduto con Osi quest’estate.
Per uscire dall’impasse serve la buona volontà di tutti. Se Kvara non accetta l’offerta del Napoli resta – almeno fino a giugno – al «minimo sindacale». Per il momento l’attaccante prova a concentrarsi sul campionato in cui è già capocannoniere della squadra con 4 reti. E se Conte dovesse farlo rifiatare domani sarà solo per averlo al top nel big match con il Milan martedì a San Siro. Ma nel calcio «tutto può accadere».