Al Maradona atteso l’agente di Kvara Antonio: «Spero si trovi l’accordo»
M ai e poi mai guardare oltre il Lecce, alla possibilità di allungare sulle inseguitrici, a dare un’occhiata a quello che succederà a Milano tra Inter e Juve. No, no e no. Antonio Conte non ne vuole sapere nulla, anche se oggettivamente può allungare su una delle due o su entrambe. Soggettivamente, invece, c’è qualcuno che secondo lui sta alzando un po’ troppo le aspettative del suo Napoli, a disturbare un ambiente a cui basta poco per accendersi, ma che invece ha bisogno di pazienza, di calma, di fare respiri profondi e affrontare una partita alla volta. «Solo chi non ha mai vinto può dire fesserie e ne sento tante in giro: chi ha vinto, invece, sa di cosa ci sia bisogno per vincere e per costruire delle basi solide. Rispetto certi giudizi, ma sono soggettivi. Ci fosse oggettività, sarebbero più ponderati». Non è quindi una questione di punti di vista, secondo Conte, che non ha fatto riferimenti precisi ai possibili destinatari.
A DIFESA DI ROM
Ha fatto muro Conte, pure su Lukaku, il suo Big Rom. «L’ho visto tranquillo, sereno, ha lavorato con la stessa professionalità. Non vedo problematiche».
Ha tagliato corto, spiegando che la prestazione non sufficiente nel primo tempo di Empoli non sia stata solo colpa del belga, ma di tutta la squadra. Inutile cercare colpevoli perché «è limitativo soffermarsi soltanto su un giocatore».
Intoccabile Lukaku, il centravanti che ha voluto e che difende, che ha rinunciato per ben due volte alla nazionale e che giocherà anche contro il Lecce. Per il resto, è probabile che l’undici iniziale cambi un po’. «Non mi piace parlare di turnover, per me sono tutti titolari».
Fonte: CdS