Monica Scozzafava, giornalista del Corriere della Sera, ha rilasciato un’intervista a Radio Goal, in diretta su Kiss Kiss Napoli:
“Conte s’è calato nella realtà napoletana con naturalezza, era in centro con la moglie a passeggiare quando l’ho incontrato. Noi napoletani siamo focosi, ma la sua normalità induce noi napoletani a non disturbare l’allenatore che sceglie di stare tra la gente come fosse uno qualunque. E’ questo l’atteggiamento che pone il napoletano che evita di disturbarlo. A lui piace vivere la città dove vive e lavora. Dobbiamo abituarci a vederlo come un cittadino qualunque. In passato Napoli ebbe altri allenatori che per vari motivi non hanno vissuto la città come la sta vivendo lui. Molti abitavano fuori, altri in hotel o chi come Spalletti che aveva un atteggiamento più sopra le righe. Conte potrebbe stare seduto al tavolino dove sono io a Piazza de Martiri e non mi sorprenderebbe. Lui stesso ha detto pubblicamente che è innamorato di questa città ed ha scelto di frequentarla con la sua famiglia. E’ venuto qui con moglie e figlia, diversamente da come accadde a Londra dove ci andò da solo. Quando andò via dal Tottenham dicendo che aveva la nostalgia della famiglia poi ha maturato il convincimento che il lavoro è importante ma va vissuto insieme alla sua famiglia. Anche Ancelotti viveva la città in maniera del tutto naturale, se devo paragonare Conte lo faccio con Ancelotti, grandissimi allenatori che non perdono il contatto con la realtà. Buongiorno? L’ha chiamato Conte e questo per lui ha rappresentato una garanzia tecnica, ma il calciatore s’è completamente ambientato a Napoli e vive la città con tranquillità. Con gli anni Napoli è diventata un po’ più città del mondo perchè accoglie turisti e lo fa con una veste differente e più adeguata, Napoli si sta sprovincializzando“.