L ’ ora delle scelte, la settimana della verità. Un titolo perfetto per raccontare quello che nei prossimi giorni, tra la partita con il Lecce e quella contro il Milan a San Siro, dovrebbe o potrebbe accadere in merito al rinnovo di Khvicha Kvaratskhelia con il Napoli. Una relazione intensa, bella, vera, fatta di trionfi e tonfi ma anche di legittime posizioni rispettive che in casi come questo non possono e magari neanche devono mancare: il Napoli ha formulato la sua ott i ma offerta e il giocatore ha risposto con le sue richieste. La proposta del club: 5 milioni più bonus di base, così da arrivare a pareggiare lo stipendio da 6 milioni di Lukaku e diventare in un clic il più pagato della rosa, con ritocchi progressivi a scalare fino al 2029, più l’apertura a trattare l’inserimento di una clausola rescissoria in stile-Osi prima maniera (superiore a 100 milioni). Controproposta dell’entourage dell’attaccante: 8 milioni di base con tanto di clausola rescissoria di livello-Osi seconda maniera (inferiore ai 100). Il ds Manna e l’agente del calciatore, Mamuka Jugeli, hanno in agenda un nuovo incontro: a Milano, a ridosso della partita con il Milan in programma martedì a San Siro, oppure a Napoli se il manager arriverà per la sfida di sabato contro il Lecce.
LA CLAUSOLA
Kvara e il suo entourage chiedono anche l’inserimento di una clausola inferiore ai 100 milioni di euro, diciamo vicina al valore di quella attuale di Osimhen (intorno a 80). Il Napoli non vorrebbe l’escape nel nuovo contratto ma è disposto ad aprire, a fare un passo verso il calciatore, però a cifre diverse: più simili alla prima clausola di Osi e dunque superiori ai 100 milioni (intorno ai 120). Un altro punto sul quale bisognerà, eventualmente, incontrarsi a metà strada. Superando curve pericolose, sensi vietati, vicoli ciechi. Eccessi di velocità.
Fonte: CdS