Non era facile ad Empoli, Conte lo aveva previsto. Squadra in forma e che gioca bene, uno stadio in cui ancora nessuno era andato a rete, un amico fraterno sull’altra panchina che di strategie ne avrebbe messe in atto tante. Il resto lo fa, anzi, non lo fa, il Napoli e la domenica si complica. Azzurri molli, senza grinta, poco propositivi. Poi, accade qualcosa. Arriva l’intervallo e il tecnico leccese sale in cattedra, perchè a stappare la partita ci pensano i cambi. Scrive il CdS: “L’ ha vinta ancora una volta lui. Con le sue scelte, con le sue mosse, con l’esperienza di chi riesce a essere determinante. Di solito si dice che un allenatore incide non più del 20%, perché poi in campo vanno i calciatori. Quando si parla di Antonio Conte, però, queste percentuali vanno rivisitate. Perché se riesci a portare a casa partite come quella di ieri a Empoli, vuol dire che sei di un’altra categoria. Significa che riesci a uscire da ogni tipo di difficoltà. Sai soffrire, sai leggere, sai intervenire e, soprattutto, sai vincere.”