Rebecca Corsi e Valentina De Laurentiis sono tra le pochissime donne nel calcio italiano. Rebecca vice presidente dell’Empoli, Valentina oramai da due stagioni ha un ruolo attivo nell’area marketing del Napoli e fa parte del board della Eca. Il padre Aurelio, come riportato da ilmattino, si fida di lei e le ha affidato buona parte dell’operazione di brand identity del club azzurro, dalla creazione delle maglie autoprodotte alla crescita di tutto il marchio Napoli. “Non ho ancora avuto modo di conoscerla – racconta Rebecca Corsi – ma sono felice che anche lei si sia affacciata in questo mondo. Le donne nel calcio non devono essere più un tabù”.
Anche se per molti le donne nel calcio fanno ancora notizia. “L’errore è sottolineare la differenza, quando invece è una cosa normale. Prima di essere uomini e donne siamo persone che si devono guadagnare la credibilità sul campo.
La mia credibilità me la sono costruita da sola. Cercando sempre di essere sempre me stessa, ma senza mai strafare. Ho imparato a stare sempre un passo indietro, spesso in silenzio ad ascoltare. Prima ero la figlia del presidente, ora sono Rebecca Corsi”.
Ma quando c’è di parlare di lavoro non esistono filtri: “Il dialogo tra noi è fin troppo diretto. A volte si prende delle libertà anche davanti alle persone, mentre io se gli devo dire qualcosa devo essere brava a scegliere il momento giusto per essere ascoltata. Di me si fida e gli piace il dialogo. Se ho una cosa da dire la dico e sono pronta a fare un passo indietro se necessario e tutti sanno che se sto qui è perché voglio dare il mio contributo”.