Tre ore a parlare della città, del presente del Napoli e per rafforzare il patto della ricostruzione siglato a giugno e che regge in maniera solidissima. Metti una sera a cena, in un’atmosfera idilliaca: De Laurentiis e Conte hanno voluto trascorrere un po’ di tempo insieme davanti ai piatti di pesce di uno dei più noti ristoranti della city, a due passi da Piazza dei Martiri. Un anno e mezzo fa, nello stesso locale, si consumò l’addio tra il patron e Spalletti anche se quella separazione venne resa nota solo dopo qualche giorno, anche se da tempo era una specie di segreto di Pulcinella. Stavolta non c’è nulla da rendere noto: perché il sodalizio va avanti senza inciampi, incidenti diplomatici, scivoloni. Antonio Conte ha chiesto a De Laurentiis un passo di lato quando ha preso in mano la gestione tecnica, Aurelio De Laurentiis ha chiesto a Conte di riportare in alto la squadra. Al momento, tutto va come deve andare. E l’altra sera, con la moglie Jacqueline e il figlio Eduardo, il numero uno del club azzurro ha voluto riconoscere i meriti al suo tecnico, che ha inseguito per dodici mesi e con cui è in stretto contatto da almeno 3 anni.Una normale cena per definire “lo stato dell’arte” a tre giorni dal ritorno in campo a Empoli, dopo la sosta per le nazionali. Conte ha ribadito che qui a Napoli si trova in maniera straordinaria e che è vero quello che gli aveva detto il presidente, ovvero che vincere qui ha un sapore differente. Le “regole” relazionali che Conte ha preteso all’inizio della sua avventura, fissano una netta separazione di ruoli e competenze. I rapporti tra i due non siano quotidiani: pochi messaggi, poche telefonate. Mai De Laurentiis ha dato un suo “consiglio” di formazione a Conte. E anche l’uso dei social deve essere ridotto al minimo. Anche per evitare fraintendimenti. Così è stato in questi mesi: d’altronde, anche nei giorni di ritiro, i due non hanno mai trascorso chissà quante ore insieme. Se non per parlare di mercato. Ora la cena, tra sorrisi, complimenti reciproci e la voglia di andare avanti. Non c’è bisogno già di parlare di contratto: c’è un lunghissimo triennale che è ancora all’alba. Ma in ogni caso, era ora che tornasse il sereno nel Napoli. E alla base di tutto, c’è il feeling di De Laurentiis con il proprio allenatore. Fonte: Il Mattino