SSCN – Napoli’s Legacy – L’inchino di Christian Maggio

Napoli-Bologna: l’inizio dell’era Mazzarri

Dopo un avvio di stagione in sordina, Aurelio De Laurentis decide di affidare la panchina del Napoli a Walter Mazzarri. L’avversario che si trova di fronte il tecnico livornese per il suo debutto in Serie A alla guida del Napoli è il Bologna di Giuseppe Papadopulo, 16° in classifica con un solo punto di svantaggio dai partenopei. I felsinei dimostrano di non avere nessun tipo di timore reverenziale nei confronti dei padroni di casa riuscendo a portarsi immediatamente in vantaggio nei minuti iniziali di gara: infatti, intorno al 15° minuto, il meraviglioso calcio di punizione dal limite dell’area dell’attaccante rossoblù Adailton beffa l’incolpevole estremo difensore azzurro Morgan De Sanctis terminando nell’angolino alto alla sinistra del portiere. Dopo il gol subito a freddo, i partenopei iniziano a spingersi in avanti con continuità riuscendo a creare diversi grattacapi alla difesa del Bologna, soprattutto grazie alle iniziative del tandem offensivo formato da Fabio Quagliarella ed Ezequiel Lavezzi. Nonostante i diversi tentativi dei giocatori del reparto offensivo del Napoli il Bologna riesce a terminare il primo tempo in vantaggio. Dopo l’intervallo, i padroni di casa tentano in tutti i modi di superare il muro difensivo eretto da Viviano e compagni: difatti, è proprio l’estremo difensore a impedire la rete del pari agli Azzurri prima stoppando Lavezzi a pochi passi dalla porta e poi respingendo il tentativo di testa di Paolo Cannavaro. Tuttavia, proprio quando le speranze di rimonta del Napoli sembrano diventare sempre più flebili, Quagliarella, al 72° minuto, riesce a realizzare il gol del pareggio sfruttando un pallone vagante a seguito di un corner dalla destra e trafiggendo il portiere rossoblù a pochi passi dalla porta. Nonostante la rete del pari, il Bologna non demorde e va nuovamente vicinissimo al gol vittoria con un tiro potente ma centrale di Di Vaio da distanza ravvicinata neutralizzato da un attento e sempre sicuro De Sanctis. Dopo l’occasione concessa agli ospiti, il Napoli si protende in avanti riuscendo proprio sul calare di gara a trovare la rete del decisivo controsorpasso ai danni dei felsinei: Lavezzi, recupera palla in area avversaria, giunge sul fondo e mette palla in mezzo per l’accorrente Christian Maggio, che non deve fare altro che spingere la palla in rete, esultando con il consueto inchino sotto la curva e regalando i primi tre punti sulla panchina del Napoli a Walter Mazzarri.

Christian Maggio: un laterale a tutta fascia e non solo

Dopo le esperienze con le maglie di Vicenza, Fiorentina, Treviso e Sampdoria, Christian Maggio approda al Napoli nell’estate 2008 divenendo in breve tempo l’esterno destro titolare della squadra partenopea. In generale, con la maglia del Napoli, gioca ben 308 partite impreziosite da 23 reti nell’arco di 10 differenti stagioni (dal 2008/09 al 2017/18) tra tutte le competizioni raggiungendo l’11° posto tra i giocatori più presenti nella storia del club azzurro. Inoltre, nel suo periodo al Napoli, il difensore è stato sia il giocatore italiano che è sceso in campo più volte con la maglia azzurra in Serie A sia uno dei due difensori italiani, con Alessandro Florenzi (49), a prendere parte a più reti nella competizione in questo periodo (44 per il laterale, frutto di 20 gol e 24 assist). Oltre al forte legame con la maglia azzurra, la carriera di Christian Maggio in Serie A e non solo, è allacciata a doppio nodo a quella di Walter Mazzarri: infatti, il tecnico livornese è quello con cui il difensore vicentino ha collezionato il maggior numero di presenze in Serie A (154, di cui 29 con la maglia della Sampdoria e 125 con quella del Napoli) e il maggior numero di gol (25, nove con i blucerchiati e 16 con gli azzurri). In aggiunta, a maggior riprova dell’importanza di Christian Maggio nello scacchiere tattico del Napoli e, in particolare, di Mazzarri, ci sono le 34 presenze registrate con la Nazionale Italiana dall’esterno veneto tra il 2008 e il 2014: difatti, il difensore, è rimasto per ben sette anni nel giro della Nazionale maggiore venendo utilizzato prima dal CT Marcello Lippi e poi da Cesare Prandelli.

Articolo a cura della redazione Opta

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