Nel corso del suo intervento ai microfoni di 1 Football Club, Marcello Altamura (giornalista) si è soffermato anche sul Napoli, che dopo la sosta riprenderà il suo cammino sfidando l’Empoli.
C’è un disegno criminale dietro le rapine subite dai calciatori?
“Non ci ho creduto mai e non penso nemmeno gli inquirenti che si stanno occupando degli ultimi raid. La dinamica è diversa. I tre episodi sono molto diversi tra loro. Neres ha subito una rapina che era stata programmata. Avevano puntato i Van, che sono tutti uguali e lo hanno rapinato quando era risalito sul Van. Studiato era anche quello di Juan Jesus. Quello di Politano è una cosa improvvisata. Sono balordi, che hanno visto la Smart e hanno preso quella che era più facile da prendere. Quando si parla di rapine di calciatori a Napoli, si calca la mano perché è successo a Napoli. Io ricordo rapine a Roma, dove i calciatori furono picchiati e nessuno disse nulla. Stessa cosa a Milano e in altre città in Italia”.
Il Napoli è primo in classifica, questo può rilassare i giocatori e farlo rendere di meno?
“Mi sento abbastanza tranquillo. Conte, da questo punto di vista, al di là dell’aspetto tattico, è una garanzia, riesce a tenere molto bassi i voli pindarici e altissima la concentrazione. Con un altro allenatore, sarei stato molto preoccupato. Con Conte si lavora, si va dritto per la propria strada. Lui ha detto una cosa importante: il Napoli deve essere un cavallo che guarda solo alla sua corsa. Poi, dopo Empoli e Lecce ci sarà un ciclo di partite molto duro e ostico. Lì vedremo di che pasta è fatta il Napoli”.