Antonio Giordano scrive del Napoli su La Gazzetta dello Sport:
“Si potrebbe allestire un instant book per sintetizzare le escursioni di chi la vita, quindi il pallone, l’ha presa di petto, strafregandosene anche dei codici di comportamento, ma stavolta, quasi per vedere l’effetto che fa, Adl ha riprodotto la propria immagine a somiglianza di quella del 2022-23, quando tacendo sino a marzo – ormai era fatta anche se pure in quel caso per pudore si isolò – lasciò che il Napoli di Spalletti mettesse le mani sullo scudetto prima di concedere liberamente il suo pensiero, ridondante o anche no. E pure, oggi come allora, viene il sospetto che la strategia della comunicazione abbia un senso compiuto, appartenga ad una traccia “tattica” e che l’inabissamento rientri in quel piano del non è vero ma ci credo: dunque, “per scaramanzia non si dice niente”. Il disegno è vagamente “diabolico”, però che non si sappia in giro”.