Lukaku show (2 assist e gol), Lobotka tessitore e McTominay straripante nelle due fasi.
Il Como regge un tempo bene, Conte blinda il primato il canto del Maradona
La capolista fa percorso netto in casa, Fabregas spaventa il Napoli con il talento di Paz (palo) che omaggia lo stadio di Diego
E i tifosi azzurri alla fine si lasciano andare a cori di festa, che sanno di sogni dolcissimi
D a grande, da primo. Il Napoli colpisce, soffre, trema e poi risorge: e vince ancora. Per la quinta volta in campionato, la quarta su quattro al Maradona: 3-1 contro un Como destinato a fare strada, mai domo dopo il vantaggio fulmineo di McTominay – 26 secondi per il gol più veloce della stagione, dopo 7 passaggi dal calcio d’inizio – e poi costretto a inchinarsi quando Lobotka comincia a dettare la sua legge, Lukaku esplode assist e gol, McT straripa nelle due fasi e la squadra intera riemerge dalle nebbie di un primo tempo concesso all’iniziativa dei talenti di Fabregas, organizzati e sfrontati e trascinati da un mancino argentino di 20 anni, Nico Paz, appena convocato dalla Seleccion, che ha onorato gli dei dello stadio del Diego. Decisiva la trasformazione della ripresa: il Napoli torna in campo famelico, aggredisce ogni palla e ogni zolla, e diretto da Lobo comincia a colpire in verticale graffiando a ripetizione. Fondamentale la crescita di Rom: gol su rigore, due assist e tanto lavoro. Certo, Strefezza spezza l’imbattibilità dopo 4 partite (compresa la Coppa Italia), ma il primo posto in solitaria è blindato.
E Conte è il principe alla seconda sosta: ci sono la sua mano, la sua anima, le sue letture tattiche. Il Napoli sa soffrire e reagire. E soprattutto sa vincere: nascondersi è sempre più arduo. Altro che pressione.
Fonte: CdS