L’ex Dionigi a Radio Capri: “Occhio al Como. Osimhen? Ha tanta strada da fare…….”

Ai microfoni di Radio Capri, durante Bordocampo, è intervenuto Davide Dionigi, ex attaccante del Napoli ed attualmente allenatore

Di seguito le sue parole:

Osimhen parla e dice di valere più di 100 milioni e che ci sono pochi al mondo come lui. Che ne pensi?
“Sicuramente è un ottimo giocatore. Pochi al mondo come lui…deve fare ancora tanta strada. Ma ognuno vede e vende il suo prodotto nel migliore dei modi. Sono frasi che lasciano un pò il tempo che trovano.”

L’autocelebrazione non serve a molto. Deve dimostrare. Il ruolo di attaccante viene basato soprattutto sui gol: Lukaku fa tanto lavoro ma non ha fatto ancora i tanti gol che molti si aspettano. Però il suo lavoro dimostra tutta la sua bontà che mette a disposizione per questo Napoli. Che ne pensi?
“E’ vero che gli attaccanti vengono giudicati in base ai gol che fanno. Però bisogna pure capire che tipologia di centravanti si va a prendere. Ti faccio un esempio: se hai Pippo Inzaghi ti devi aspettare per la maggior parte i gol. Lukaku è un giocatore che oltre al gol sa far giocare e salire la squadra. Sa lavorare per la squadra. E’ il giocatore che serviva come il pane per far sviluppare il gioco di Conte. Poi c’è da fare anche una premessa: non è ancora al top perché è arrivato in ritardo. Inoltre il lavoro di Conte è massacrante, quindi ora può essere che stia ancora lavorando. Rispetto agli altri aspettatevi che tra 15-20 giorni o un mese sarà al top anche lui.”

Venerdì alle 18.30 Napoli-Como. Il Como molto forte con qualche talento come Nico Paz e il grande ex, Pepe Reina. Insomma una squadra da temere?
“E’ una squadra che è partita male, perché Fabregas forse non conosceva la serie A. L’anno scorso, in serie B, aveva una squadra fuori concorso: un pò come quando la Juve retrocesse in serie B. Praticamente c’era da vincere a mani basse con quella squadra. Forse all’inizio ha capito di non avere la squadra più forte ed è partito un pò male come atteggiamento. Poi, è stato intelligente quale bravo allenatore, a capire la realtà di dove si trova. Adesso ha trovato le contromisure per un Como più equilibrato. Proprio per questo non sarà una partita scontata per il Napoli. Ma non dimentichiamo che adesso il Napoli ha entusiasmo. Le squadre di Conte quando prendono l’entusiasmo…trascinati anche dal grande pubblico di Napoli. E’ davvero dura giocare contro il Napoli oggi!”

Da allenatore ti chiedo: Conte fa pretattica. Fa il pompiere: spegne gli entusiasmi almeno dello spogliatoio. E’ giusto così per lo spogliatoio, ma lui, in cuor suo, è consapevole di avere una squadra da Scudetto, secondo te?“Secondo me Conte non è venuto a Napoli per partecipare! Era consapevole che il Napoli non avrebbe fatto le Coppe. E questo, come ho sempre detto, poteva essere l’antagonista all’Inter. E lui lo sapeva. Magari all’inizio è venuto qualche dubbio a tutti. Anche a lui. Soprattutto per il fatto che la squadra non era completa. Lui è uno che vede crescere le sue creature.
Probabilmente ha capito che se spinge può arrivare fino in fondo. Poi non so se alla fine vincerà lo Scudetto. Ma per me, Conte, e l’ho sempre detto e torno a ribadirlo, è l’allenatore che incide più di tutti nel breve periodo. Il Napoli lotterà fino alla fine per lo Scudetto. Ma lui fa bene a fare il pompiere, ci sta! Lo fanno tutti. Lo fa anche l’Inter, figuriamoci se non può farlo il Napoli. Però il pensiero c’è. Perché l’allenatore non gioca per partecipare. Lui gioca per vincere!”  

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