L’ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, ha parlato in un’intervista a Il Mattino, in cui fra le altre cose ha sottolineato il suo pensiero sul nuovo Napoli di Conte e sul presidente De Laurentiis.
Ecco, la città. È cambiata Napoli rispetto a quella che calcisticamente parlando aveva sbalzi di umore, passando dall’esaltazione alla depressione?
«Napoli è meravigliosa, la città più bella del mondo, con un trasporto unico per la squadra. Lo conferma la storia. Qui non ci sono stati soltanto gli anni degli scudetti ma anche periodi difficili e la gente si è schierata sempre dalla parte del Napoli, dando una mano spesso decisiva. Dopo la delusione della scorsa stagione l’ambiente si è subito ricompattato e questo è di grande aiuto ai giocatori e a Conte».
«Napoli è meravigliosa, la città più bella del mondo, con un trasporto unico per la squadra. Lo conferma la storia. Qui non ci sono stati soltanto gli anni degli scudetti ma anche periodi difficili e la gente si è schierata sempre dalla parte del Napoli, dando una mano spesso decisiva. Dopo la delusione della scorsa stagione l’ambiente si è subito ricompattato e questo è di grande aiuto ai giocatori e a Conte».
Le è simpatico De Laurentiis?
«Ha un solo difetto: l’accento romanesco. Va bene sotto tutti gli altri aspetti. Tutte le vittorie del Napoli sono state ottenute con il lavoro, la preparazione, la professionalità. E questo deve essere riconosciuto. Dietro alle bellezze, c’è una Napoli che si impegna ogni giorno: vale nel calcio come in altri campi».
«Ha un solo difetto: l’accento romanesco. Va bene sotto tutti gli altri aspetti. Tutte le vittorie del Napoli sono state ottenute con il lavoro, la preparazione, la professionalità. E questo deve essere riconosciuto. Dietro alle bellezze, c’è una Napoli che si impegna ogni giorno: vale nel calcio come in altri campi».
Tifa per Conte e poi per quale giocatore in particolare?
«Non ce n’è uno perché non c’era neanche ai tempi di Maradona… Un presidente, o un tifoso, deve amare tutti i giocatori del Napoli».
«Non ce n’è uno perché non c’era neanche ai tempi di Maradona… Un presidente, o un tifoso, deve amare tutti i giocatori del Napoli».
Nell’88, dopo aver perso lo scudetto nel duello contro il Milan, partì – sempre con Moggi manager e Bianchi allenatore – una rifondazione che consentì al Napoli di cancellare quella delusione.
«Vincemmo la Coppa Uefa, allora di un livello più alto dell’Europa League, e ci piazzammo al secondo posto alle spalle dell’Inter».
«Vincemmo la Coppa Uefa, allora di un livello più alto dell’Europa League, e ci piazzammo al secondo posto alle spalle dell’Inter».
E una storia che si può ripetere nella primavera 2025?
«Punto molto su Conte. Un vincente carico di entusiasmo, ecco perché è l’uomo giusto».
«Punto molto su Conte. Un vincente carico di entusiasmo, ecco perché è l’uomo giusto».