Il Napoli trova la vetta della classifica in solitaria, dopo la vittoria sul Monza, davanti ad uno stadio Maradona gremito e festante, dove, in tribuna c’era anche l’ex tecnico, dello scudetto, Luciano Spalletti, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Il Napoli è primo in classifica. Da solo. Dopo 483 giorni in cui è accaduto di tutto, davvero qualsiasi cosa: due esoneri, tre allenatori prima dell’uomo in più, polemiche, dispetti, aria irrespirabile, sconfitte, figure magre e anche tremende, un decimo posto con lo scudetto sul petto, i trentaduesimi di Coppa Italia come non accadeva da quindici anni, un mercato da Premier, investimenti enormi, sacrifici e finanche l’addio di Osimhen in prestito. In prestito. Poi, beh, è arrivato lui: Antonio Conte. L’uomo in più di cui sopra. Il manager che ha rivoluzionato il pianeta e il sistema. Che ha rimesso il calcio al centro del villaggio azzurro. Che ha restituito anima, voglia, carattere e ambizione. Orgoglio e dignità a ognuno dei giocatori che lavorano con lui e il suo staff ogni giorno, sedute lunghissime e durissime ma anche tante soddisfazioni. Le prime. Che fanno rima con il primo posto guadagnato ieri, con la quarta vittoria in campionato, al cospetto dell’ultimo padrone del primato: Luciano Spalletti, oggi il ct della Nazionale, spettatore applaudito al Maradona e mai dimenticato. La storia, però, si rinnova. Conquista nuovi protagonisti e nuovi leader. E Conte è tutto questo: «Noi cerchiamo di lavorare per alimentare i sogni, affinché i sogni si possano avverare, ma la realtà dice che siamo molto lontani per fare voli pindarici. Lasciamo sognare i tifosi». La gente sogna lo scudetto, inutile girarci intorno: «Io ho un minimo di esperienza per dire che dobbiamo tenere i piedi ben piantati per terra».
Fonte foto SSCN