Avv. Rubinacci: “L’interesse da noi perseguito era che venisse accolto il ricorso”, si parla di Juve-Napoli

L’avvocato Luca Rubinacci ha parlato ai microfoni di Radio Marte, alla trasmissione Marte Sport Live. “Il ricorso è stato fatto per un padre e un figlio minorenne nella notte tra venerdì e sabato. Il dispositivo del TAR del Piemonte ha attuato una misura cautelare diramata alle 12:30, orario complicato per gestire la messa in esecuzione del provvedimento.
La notizia
si è diffusa rapidamente su tutti gli organi di stampa nazionali e si è creata agitazione per capire se il provvedimento legittimasse tutti i possessori del tagliando ad entrare allo stadio o fosse diretto solo ai ricorrenti. Alle 15 abbiamo inviato una PEC al Prefetto di Torino per spingere ad utilizzare il buonsenso e a far entrare chi si trovava già nei pressi dello stadio ma è probabile che il sistema si sia inceppato perché ho saputo di persone che sono entrate ed altre che non sono riuscite a farlo.
L’interesse da noi perseguito era che venisse accolto il ricorso, siamo soddisfatti del risultato che può orientare decisioni future in merito. L’ordine pubblico è un bene superiore, per il quale è possibile anche sacrificare qualche libertà: il problema è che si è andati a colpire trasversalmente una categoria di persone, ci può anche stare ma si deve capire che quel divieto ai residenti a Napoli e provincia era nato dai disordini di Cagliari ed andava a colpire anche chi a Cagliari non c’era stato, dunque era ingiusto ed inefficace perché non colpiva i responsabili di quei disordini. Inoltre per qualche ragione la curva del Cagliari non è stata colpita da provvedimenti”.

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